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L’ISPRA presenta il IX Rapporto “Qualità dell’ambiente urbano” frutto del lavoro coordinato e condiviso dall’intero Sistema Agenziale ARPA/APPA e della collaborazione con Enti e Istituti di livello nazionale. http://www.isprambiente.gov.it

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Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2013: I paesaggi della bellezza: dalla valorizzazione alla creatività. Visita le pagine al link: http://www.unesco.it/cni/index.php/news/275-settimana-ess-2013

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  [A] arpalazio.it Approfondimenti / Sostenibilità dalla C alla D  
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Sostenibilità dalla C alla D

C
Cambiamenti Climatici
Qualsiasi cambiamento di clima attribuito direttamente o indirettamente ad attività umane, il quale altera la composizione dell'atmosfera mondiale e si aggiunge alla variabilità naturale del clima osservata in periodi di tempo comparabili.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Cambiamento
Il cambiamento costituisce il fondamento della dinamica sociale. Sebbene, ai suoi esordi, la sociologia sia stata influenzata da una sorta di concetto meccanicistico di progresso (ad esempio la legge dei tre stadi della conoscenza umana, "teologico, metafisico e positivo", elaborata da Comte), la società non è mai stata considerata statica.
Essa è frutto di trasformazioni che si susseguono continuamente. Può trattarsi di trasformazioni lente, graduali, quasi impercettibili oppure veloci, scioccanti, sconvolgenti, imprevedibili, implacabili, onnipresenti. Le trasformazioni possono essere molto vaste in dimensione ed intensità, di breve o di lungo termine, con effetti di piccola e grande scala; operano contemporaneamente a livello locale e globale (Pasmore, 1994).
Occorre, inoltre, notare che la corrispondenza tra cambiamento e progresso, caratteristica del diciannovesimo secolo, è stata fortemente messa in discussione, dato che il cambiamento può essere positivo e/o negativo, regressivo e/o progressivo, costruttivo e/o distruttivo.
In sintesi, è possibile affermare che il cambiamento: è un processo continuo che si basa sul saggio uso delle risorse disponibili; si configura mentre viene attuato; si basa sulla prefigurazione del futuro e si attua con forte flessibilità di modelli; non avviene tutto assieme ad un'ora stabilita; è basato sulla partecipazione di tutti i soggetti e le componenti coinvolte nella situazione e nel sistema di riferimento.
Il cambiamento è dunque frutto del rapporto tra le singole parti ed è tessuto dalla combinazione tra loro; dipende dall'apertura della parte-componente e dell'organismo più ampio ad intessere continue, contemporanee interazioni; più una parte (ad esempio un ecosistema locale o una comunità sociale) è aperta al suo interno e conserva la diversità delle sue componenti, più aperta potrà essere all'esterno; e viceversa.
Esiste, quindi, una chiara correlazione fra i suddetti modi di intendere il cambiamento e quelli emersi da parte ambientalista sulla crescita e lo sviluppo. In termini sociologi, si tratta della dinamica dell'interazione sociale; un'interazione mai statica ed ordinata.
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Cambiamento Paradigmatico
è il cambiamento di valori, concetti e modi di pensare basati su esempi (dal significato greco di paradigma). Esso è di tale intensità da abbracciare, progressivamente, tutti i settori della scienza e del sapere, attraversando differenti aree e campi di attività. Esso avviene in diversi periodi storici, caratterizzando l'evoluzione dell'essere umano. Un esempio recente è quello della sostenibilità. Apparsa da circa trenta anni come idea regolativa per riconciliare l'umanità con la natura, essa catalizza nuovi orizzonti e prospettive per le teorie, le discipline scientifiche, le strategie politiche, le culture e le azioni del genere umano.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm#a

Caos
la teoria del caos è strettamente legata a quella della complessità (vedi). Caos è ordine dinamico, circolarità ed iterazione tra cause ed effetti, convivenza di molteplici ordini, non sempre identificabili, interpretabili e semplificabili dal modo in cui l'essere umano organizza la propria conoscenza (ad esempio leggi ed assunzioni scientifiche). La teoria del caos si fonda sulla natura olistica della dinamica non lineare. In altre parole, i sistemi dinamici sono complessi e, quindi, olistici; possiedono un carattere di completezza per cui le parti s'influenzano a vicenda, e globale (intero) e locale (parte) s'influenzano contemporaneamente. Un sistema è dinamico e caotico, si basa su un'estrema sensibilità e mutevolezza e non ritorna mai al suo stato precedente per gli effetti di iterazione e connessione (feedback) fra tutte le componenti. Tali effetti possono amplificare condizioni iniziali in modo imprevedibile. Forse la migliore immagine della teoria del caos è data dall'ormai noto "effetto farfalla", secondo il quale un battito d'ali di una farfalla, oggi a Pechino, potrebbe trasformarsi in un temporale nei prossimi mesi a New York.
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Capacità portante o capacità di carico
Quantità di popolazione che un dato habitat può sostenere indefinitamente; la capacità portante del pianeta è la capacità di alimentare e sostenere la popolazione e tutte le altre forme viventi. La capacità portante è legata al concetto di sostenibilità e di equilibrio tra quantità delle risorse disponibili e consistenza/attività economica/stili di vita di una data popolazione.

Capacità di sostegno ambientale (Environmental Carrying Capacity)
Una nozione delle soglie ambientali da prendere in considerazione nella gestione e pianificazione urbana.
Fonte: http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/Extra/00-EU-sustain-glossario.htm#Agenda Locale 21

Capacity Building (Formazione della capacità)
I processi e mezzi adottati da governi nazionali e comunità locali per sviluppare le abilità e competenze necessarie per gestire il proprio ambiente e le risorse naturali in un maniera sostenibile
Fonte: http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/Extra/00-EU-sustain-glossario.htm#Agenda Locale 21

Capitale naturale
È composto dall’insieme dei sistemi naturali (mari, fiumi, foreste, fauna, flora) e dai prodotti agricoli, della pesca, della caccia, del patrimonio artistico e culturale presente in un dato territorio.

Capitale Umano
questo concetto si riferisce alla società ed al suo sistema organizzativo come organismo vitale nel quale la dimensione umana ha un ruolo primario.
Il capitale umano è determinato da una continua interazione sociale basata sulla qualità della mutualità (riconoscimento, rispetto, fiducia reciproca). Si base sul miglioramento costante delle abilità e delle capacità di: analizzare, diagnosticare, concepire proposte, progettare, sperimentare, migliorare, realizzare, valutare, diffondere soluzioni.
Tali capacità rappresentano le identità culturali e le potenzialità delle comunità sociali di un contesto locale.
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Carbon tax
Tassa sui combustibili (parzialmente legata all'anidride carbonica emessa nella combustione) finalizzata a fare ricadere i danni ambientali causati dalle emissioni di CO2 sul soggetto che le emette
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Carico ambientale
Pressione esercitata dall’insieme dei fattori antropici presenti in un’area su una determinata risorsa ambientale

Car-pool
utilizzare le automobili private per gli spostamenti (soprattutto quelli casa-lavoro), invece che come singoli utenti, ospitando a turno altri passeggeri (almeno due), vicini di casa o colleghi di lavoro. Il servizio è organizzato tramite i mobility managers (vedi), ma anche sulla base dell'impegno di cittadini più sensibili ed attivi.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm#a

Car-sharing
condividere la proprietà e l'uso di un'automobile con altri, dividendo le sue spese di gestione, per utilizzarla solo quando se ne ha effettivamente bisogno (vedi più in dettaglio car-sharinq).
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm#a

Carta del Turismo Sostenibile
Documento fondamentale redatto in occasione della Conferenza di Lanzarote patrocinata dal WTO e dall'UNESCO nel 1995. La carta raccoglie 18 principi che delineano in maniera abbastanza generale e generica in quale modo il turismo possa essere pianificato e svolto in modo tale da salvaguardare risorse naturali e patrimonio perle generazioni future. La Carta del Turismo Sostenibile ha seguito e preceduto la compilazione di numerosi altri decaloghi di norme di comportamento (UNEP, 1996).
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Carta di Aalborg
La Carta di Aalborg "Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile" elabora, nel 1994, il concetto di sostenibilità, individua le responsabilità ambientali delle città e le impegna a sviluppare politiche ed azioni positive per andare verso città sostenibili.

Carta sociale
La Carta dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori, detta Carta sociale è stata adottata nel 1989, sotto forma di dichiarazione, da tutti gli Stati membri, ad eccezione del Regno Unito. È considerata come uno strumento politico contenente "obblighi morali" nell'intento di garantire negli Stati membri il rispetto di alcuni diritti sociali, quali segnatamente il mercato del lavoro, la formazione professionale, le eguali opportunità e l'ambiente di lavoro. In essa si chiede espressamente alla Commissione di promuovere iniziative nell'intento di tradurre in atti legislativi il contenuto della Carta. Quest'ultima è stata anche seguita da programmi di azione.
Fonte: http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/cig/g4000.htm

Carte di valutazione della fragilità, dissesto e degrado ambientale
Carta di base a scala 1:10.000 0 1:5.000.Contenuti: fragilità ambientale, ad esempio zone di transizione, zone carsiche, zone umide, golene, ripe fluviali, superfici detritiche, dune mobili, ecc. Dissesto naturale, ad esempio, frane, calanchi, erosioni fluviali, eoliche, marine, ecc. Degrado ambientale indotto dalle attività umane, quale il degrado di aria, suoli, acque e della vegetazione, suddiviso in degrado fisico o chimico, biologico, ecologico. Degrado funzionale, quale il degrado economico, produttivo e di fruibilità. Degrado paesaggistico, quale il degrado percettivo sulle grandi estensioni, il degrado estetico delle qualità architettoniche ed ornamentali, il degrado culturale, legato alla perdita di legami con l'habitat di vita, ecc.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Carte Ecologiche
Sono dichiarazioni a carattere generale che in passato hanno svolto un ruolo notevole ed ancor oggi costituiscono un punto di riferimento per il dibattito sul rapporto uomo-ambiente e sulla necessità di codificare con leggi e norme il diritto dell'uomo a vivere in un ambiente sano ed in equilibrio ecologico.
Fonte: fonte : biblioteca di documentazione pedagogica - Firenze

Cartografia
Scienza complessa che comprende tutte le operazioni scientifiche, tecniche ed artistiche necessarie all'elaborazione e all'allestimento delle carte geografiche e dei diversi sistemi di espressione grafica sulla base di rilevamenti diretti del terreno e di altre fonti di cartografiche o documentarie. Il termine cartografia si riferisce non solo alla produzione ma anche alla lettura e all'utilizzo delle carte.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

CDB
Convenzione firmata nel giugno 1992 che persegue l'obiettivo di conservare la biodiversità biologica del pianeta.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

CDR
Combustibile derivato dai rifiuti
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Centrale idroelettrica
Impianti che trasformano l'energia potenziale di una massa di acqua in quiete e/o l'energia cinetica di una corrente di acqua in energia meccanica, che a sua volta viene poi trasformata in energia elettrica.
Le centrali idroelettriche si possono classificare in base a vari elementi: 1) altezza del salto sfruttato (centrali a bassa, media e alta caduta a seconda che il salto sia rispettivamente compreso fino a 50 metri, 250 metri o superiore); 2) portata utilizzabile (centrali di piccola, media e grande portata in base ad una portata d'acqua rispettivamente fino a 10 m3/secondo, 100 m3/secondo o superiore); 3) per tipologia impiantistica: impianti ad acqua fluente, a serbatoio, ad accumulazione per pompaggio.
Gli impianti ad acqua fluente sfruttano la portata di un corso d'acqua disponibile in quel preciso momento, senza capacità di regolazione degli afflussi (se il corso d'acqua è in magra e si scende sotto un livello minimo di portata, cessa la produzione di energia elettrica). Gli impianti a serbatoio (o anche a bacino con deflusso regolato) sono provvisti di una capacità di invaso alla presa del corso d'acqua atta a modificare il regime delle portate utilizzate dalla centrale (la centrale è posta al piede di una diga). Gli impianti di accumulazione mediante pompaggio sono impianti simili agli "impianti a serbatoio", ma ricavano la disponibilità di acqua nel serbatoio superiore mediante sollevamento con pompe. Quest'ultimo tipo di impianto si usa laddove la disponibilità naturale di acqua è scarsa e consiste in due serbatoi di estremità, collocati a quote differenti: nelle ore diurne di maggior richiesta (ore di punta) l'acqua immagazzinata nel serbatoio superiore è usata per la produzione di energia elettrica; nelle ore di minor richiesta (ore notturne) l'acqua viene risollevata al serbatoio superiore mediante pompe
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Centrale nucleare
Impianto destinato alla conversione dell'energia nucleare in energia elettrica. Schematicamente una centrale nucleare è costituita da un reattore nucleare, a sua volta costituito da una struttura (detta nocciolo del reattore) in cui si trova il combustibile nucleare e nella quale avvengono le reazioni di fissione), e da un insieme di apparecchiature ausiliarie che provvedono ad asportare il calore prodotto dalla fissione. Quest'ultimo genera il vapore utilizzato per produzione di elettricità in maniera analoga a quanto avviene nelle convenzionali centrali termoelettriche
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Centrale solare termoelettrica
Impianto per la conversione dell'energia solare in energia elettrica mediante un passaggio intermedio di conversione in energia termica. Le tipologie sono principalmente due: impianti a concentrazione (la radiazione solare è concentrata da opportuni "specchi" su un sistema ricevitore, ove riscalda un fluido termovettore che può raggiungere temperature di alcune centinaia di °C); impianti a bassa temperatura (ad esempio gli "stagni solari", ove tra la superficie e il fondo si realizza un gradiente di temperatura di qualche decina di gradi, che può essere sfruttato per produrre energia elettrica, ovviamente con basso rendimento termodinamico)
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Centrale termoelettrica
Impianto che trasforma l'energia termica di combustibili in energia elettrica attraverso la creazione di vapore o utilizzando i gas derivati dalla combustione. È generalmente costituita da uno o più generatori di vapore, da motori primi termoelettrici, da uno o più gruppi generatori e trasformatori principali, dal ciclo rigenerativo e da vari circuiti e servizi ausiliari
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Certificati verdi
A partire dal 2002, secondo quanto previsto dal D.M. 79/99, produttori ed importatori hanno l'obbligo di immettere una quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili pari al 2% dell'energia convenzionale prodotta o importata nel 2001. In tale quadro si inserisce il cosiddetto "mercato dei Certificati verdi", in cui la domanda sarà definita dalla quota (2%) di energia soggetta ad obbligo, mentre l'offerta sarà determinata dai Certificati Verdi emessi da centrali a fonti rinnovabili (impianti privati qualificati, impianti CIP6 gestiti dal GRTN, importazioni da fonti rinnovabili)
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Certificazione Ambientale
Al fine di migliorare la gestione operativa delle attività che possono avere un negativo impatto sull’ambiente, molte imprese industriali hanno iniziato a sottoporsi alla verifica di certificatori esterni (società di consulenza specializzate con esperienza primaria nel campo dell’analisi finanziaria e di bilancio). In caso tale verifica vada a buon fine (non abbia cioè riscontrato significative anomalie nel Sistema di Gestione Ambientale degli impianti o superamento dei valori-limite alle emissioni prescritte dalla normativa ambientale in vigore), viene rilasciata una certificazione ambientale che si rifà allo standard volontario prescelto (BS 7750, ISO 14000). Alcune società di consulenza si stanno orientando ad operare anche nell’ambito del Regolamento EMAS, che prevede l’accreditamento di verificatori a livello comunitario.

Check List
Strumento usato per assicurare che siano stati analizzati tutti i processi, procedimenti e tutte le fasi di un'operazione.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Chiusura opposta ad Apertura
Un concetto chiave degli ecosistemi che fa riferimento al grado di isolamento di un sistema, o alla sua vulnerabilità di fronte ai cambiamenti esterni.
Fonte: http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/Extra/00-EU-sustain-glossario.htm#Agenda Locale 21

Ciclo
Dal greco kyklos (=cerchio). Corrisponde al succedersi regolare di una serie di fenomeni che si ripetono senza interruzione e con periodico ritorno al punto di partenza. c. biologico - riciclo di alcuni elementi chimici dagli esseri viventi (bio) al mondo inanimato (geo) terrestre e all'atmosfera. Esiste un ciclo del carbonio, dell'azoto, dell'ossigeno, del fosforo, ciascuno con le sue particolarità. Sull'idea di ciclo è basato il concetto di risorse rinnovabili spontaneamente purché l'uomo non rompa questo equilibrio messo a punto in miliardi di anni di evoluzione. c. vegetativo - insieme delle diverse fasi che si avvicendano nella vita di una pianta: germinazione del seme, accrescimento, fioritura, maturazione del frutto o del seme. c. vitale - sequenza degli eventi che vanno dalla nascita di un organismo vivente alla sua riproduzione con formazione di nuovi esseri viventi.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Ciclo Biologico
L'insieme dei processi di accrescimento, di differenziamento e di riproduzione che conducono da un individuo ad altri simili (discendenti). Ha complessità diversa nei vari organismi.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Ciclo di vita
Ciclo di vita ecologico di un prodotto, che comprende tutte le fasi, da quella di estrazione delle materie prime a quella di smaltimento finale del prodotto-rifiuto

Clean development mechanism
Meccanismo flessibile previsto nel Protocollo di Kyoto che consente ad un Paese dell'Annesso I che implementa un progetto in un Paese in via di sviluppo con lo scopo di ridurre le emissioni e di favorire lo sviluppo sostenibile in quel Paese di conteggiare parte della riduzione a suo favore.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Cleaner Production
Impiego continuo di strategie ambientali integrate e in ottica preventiva nell'ambito di processi, prodotti e servizi con l'obiettivo di raggiungere un aumento dell'efficienza ecologica e un miglioramento della qualità della vita di una regione. "Ecoprofit", facendo cardine sulla filosofia Cleaner production, ha già portato alla realizzazione degli obiettivi suddetti e può essere qualificato come programma di Cleaner production di maggior successo.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Clima
Complesso delle condizioni meteorologiche di una regione nel corso delle stagioni. Il clima dipende dalla latitudine, dall'altitudine, dalla posizione rispetto ai continenti e alle aree oceaniche.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Climatici, Cambiamenti
Variazioni del clima di una determinata regione o area della superficie terrestre come conseguenza di fenomeni astronomici (ad esempio, variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre, polveri cosmiche o vulcaniche, ecc.), di fenomeni e variazioni indotte localmente (ad esempio, formazione di grandi bacini lacustri in aree desertiche, grandi incendi in aree boschive e di foresta, ecc.) o per l'effetto serra.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Climax
Comunità che ha raggiunto lo stadio di equilibrio ottimale in presenza di particolari condizioni ambientali (Biocenosi). Rappresenta lo stadio finale di una serie di successioni, intese come modalità non stagionali, direzionali e continue di colonizzazioni e di estinzioni di un sito da parte di popolazioni di specie. Un esempio di successione su un terreno di partenza spoglio può essere: muschi, piante erbacee (arbusti), alberi caducifoglie, conifere. Possono essere necessarie anche centinaia di anni prima di raggiungere lo stadio di climax, ma una volta raggiunto, saranno necessari grossi cambiamenti climatici perché si abbiano significative variazioni della vegetazione.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Club di Roma
Associazione fondata nel 1968 da Aurelio Peccei per esaminare la situazione critica della condizione umana in un mondo di risorse finite, proponendo politiche alternative. I membri dell'associazione provenivano dal mondo della scienza, della ricerca, dell'industria e dell'ambiente.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

CO2
Anidride carbonica o biossido di carbonio: gas inerte, incolore, inodore, non tossico e non infiammabile, componente naturale dell'atmosfera, ove è presente in tracce. Indispensabile per la vita vegetale, è uno dei gas che contribuiscono al cosiddetto effetto serra
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Cogenerazione
Produzione combinata di energia elettrica e calore da destinare a processi industriali, al riscaldamento (teleriscaldamento) eccetera. La produzione prevalente può essere l'una o l'altra a seconda delle necessità
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Collettore solare
Apparecchiatura atta a convertire la radiazione solare in calore da utilizzare per produzione di acqua calda o vapore. Quello più diffuso è il cosiddetto collettore piano, costituito da una piastra, di materiale idoneo ad assorbire la radiazione solare incidente, che funge da accumulatore termico per riscaldare l'apposito fluido convettore
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Combustibili fossili
Sostanze derivanti da resti vegetali e animali che hanno subito nel corso degli anni un processo di trasformazione per azione dell'energia solare. Il carbone, il petrolio, il metano e i vari prodotto derivati dal petrolio, ad esempio gasolio, benzine GPL, cherosene, sono combustibili fossili
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Comitato di Sviluppo Locale
Organo collegiale integrato da rappresentanti del governo nazionale (delegati territoriali) e da rappresentanti della società civile presieduta dal Sindaco e dal Consiglio Comunale che, dopo un processo di consultazioni, elabora ed esegue il Piano di Sviluppo Municipale.
Fonte: http://www.mmc2000.net/villaggioglobale/biblio/glo.htm#glo01

Command and control
Strumento di politica ambientale basato sull'emanazione di norme e sul relativo controllo dell'applicazione e dell'osservanza. Rappresenta l'approccio iniziale che sin dagli anni '70 ha improntato la legislazione comunitaria e di tutti gli Stati membri per la gestione delle politiche ambientali. A decorrere dai primi anni '90, in contrapposizione a tale sistema si è posto quello dell'EMAS che introduce approcci volontari di corresponsabilizzazione dell'apparato produttivo.

Compatibilita' Ambientale (o Eco-Compatibilita')
Caratteristica di un progetto di essere realizzato e di sussistere senza produrre impatti negativi sulle condizioni dell'ambiente.
La coerenza e la congruità delle strategie e delle azioni previste da piani e programmi, nonché degli interventi previsti dai progetti, con gli obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente e della qualità della vita, di valorizzazione delle risorse, nel rispetto altresì delle disposizioni normative comunitarie, statali e regionali".
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Complessità
le teorie della complessità affermano che vita, umanità, evoluzione, cambiamento, conoscenza, ecc. sono originate da, e vanno dl pari passo con, disordine, caos (vedi), perturbazione, dissimmetria, instabilità, squilibrio, flussi, turbolenza, non linearità, marginalità, incertezza, relatività, disarmonia, frattalismo, imponderabilità, ecc.
Ad esempio, nell'attuale interdipendenza complessiva (globalizzazione), le azioni locali producono ampie conseguenze in termini di distanza (spazio), tempo e dimensione. La globalizzazione mette assieme simultaneamente iniziative differenti, eccezionali, individuali e frammentate. Non ci potrebbe essere globalizzazione senza localizzazione, poiché globale e locale sono differenti dimensioni di un sistema che evolve insieme alla qualità di relazioni e componenti (co-evoluzione) e si auto-organizza.
Perciò soltanto un pensiero strategico può collegare (oliamo) tali eventi e gestire la complessità. E' necessario un modo di pensare olistico, in grado cioè di rispettare ciò che è diverso (e divergente), le sfaccettature multidimensionali di una situazione e di un problema (frattale e ologramma), agendo sulle loro interdipendenze.
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Componente Ambientale
Categoria di elementi fisicamente individuabili che compongono l'ambiente considerato dagli Studi di impatto ambientale. Ad essa viene riconosciuta un'omogeneità al fine degli impatti attesi. Le componenti ambientali previste dagli Studi d'impatto ambientale sono: atmosfera, suolo e sottosuolo, ambiente idrico, vegetazione, flora e fauna, ecosistemi, salute pubblica, rumore e vibrazioni, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, paesaggio.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Compost
materiale organico che si ottiene dalla biodegradazione di rifiuti organici, rami, foglie, erba e vegetali in genere, e che si può utilizzare come concime naturale.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm#a

Compostaggio
Biotecnologia per il trattamento di rifiuti organici di diversa provenienza e natura, basata su un processo ossidativi, operato da consorzi di microrganismi aerobici. Il compost ottenuto, se di qualità adeguata, può essere utilizzato come ammendante in agricoltura
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Comunità
la comunità è l'insieme delle persone che vivono in un contesto territoriale ed ambientale, come una comunità urbana. La comunità è caratterizzata da regole ed obiettivi comuni, ed è alla base dell'attuazione dell'Agenda 21, come parte sociale. In un'accezione più ampia, ecosistemica, può contenere anche le componenti naturali, animate ed inanimate, rappresentate da opportuni stakeholders (p.e. associazioni ambientaliste).
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm#a

Concertazione
Negli spazi di concertazione cittadina, la popolazione, le ONG e i professionisti costruiscono insieme al Comune gli indirizzi per la pianificazione a medio e lungo termine, contribuendo a delineare l'immagine della città ideale vagheggiata dalla sintesi dei desideri dei suoi abitanti. Due i grandi strumenti di indirizzo che possono uscire da questa discussione: il Piano di Sviluppo Economico, che - puntando ad una crescita con distribuzione di reddito - valorizza molte idee nate all'interno della città informale, e il Piano Regolatore di Sviluppo Urbano e Ambientale.
Fonte: http://www.mmc2000.net/villaggioglobale/biblio/glo.htm#glo01

Condivisione
concordare su, avere la stessa opinione. Risultato che si ottiene attraverso la partecipazione ed un processo di elaborazione, con il quale un gruppo dl attori/soggetti arriva a stabilire obiettivi, programmi, valori, visioni, che sono stabiliti concordemente sulla base di molteplici incontri/riunioni, e sui bisogni/aspettative riconosciuti come comuni, nel rispetto della diversità.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm#a

Conflitto (soluzione del)
Lo sviluppo (e il mercato) tende a produrre conflitti e tensioni sociali permanenti. L´orientamento costruttivo del conflitto tende invece a favorire equilibri sociali e politici così come la costruzione di regole o patti sociali ampi e duraturi. Se la gestione del conflitto non riesce ad evitare l´aggravarsi degli squilibri sociali e politici, e consolida situazioni di disuguaglianza, aumentano sensibilmente i costi e gli ostacoli ai processi costruttivi in atto.
Fonte: http://www.mmc2000.net/villaggioglobale/biblio/glo.htm#glo01

Consilience e democrazia cognitiva
La scienza evolve assieme a chi la produce: l'essere umano.
La sua conoscenza è parziale, perché rappresenta comunque una parte dell'ecosistema, anche se spesso ritiene di poter capire le dinamiche delle altre componenti e parlare per loro conto. Per farlo, si specializza in molte e diverse discipline.
Nasce, per contro, l'esigenza di mettere assieme quanto esse producono.
Il livello più elementare di "messa assieme" è quello della multidisciplinarietà, quando si analizza un problema seguendo il punto di vista di approcci scientifici, tra loro diversi.
Livello più avanzato è quello dell'interdisciplinarietà, come combinazione tra vari approcci scientifici.
Il livello consapevolmente più impegnativo e completo è quello della consilience, cioè l'integrazione dei saperi per governare la complessità.
W. Whewell usò già nel 1840 tale termine a significare letteralmente: il "saltare insieme" della conoscenza, legando fatti e teorie attraverso le varie discipline per creare un terreno comune di spiegazione dei fenomeni. Ripresa recentemente da E. Wilson (1998), consilience sta a significare "unità della conoscenza" e si contrappone alla divisione in materie di studio.
Partendo da un fenomeno (problema) si cerca di "comprenderlo" (prendere insieme), capirne e governarne la complessità, unendo la conoscenza e non separandola.
Guardando ai problemi attuali, Wilson lancia la sfida della consilience al fine di riconciliare almeno quattro aree di conoscenza; biologia, scienze sociali, etica, politica ambientale.
Tale necessità era già evidente negli scritti di E. Morin (1977), il quale ha sempre puntato ad una visione integrata tra scienze fisiche, antropo-sociologiche e biologiche.
Un'unione che deve servire allo sviluppo della "democrazia cognitiva", rendendo la conoscenza accessibile a tutte le persone affinché aumentino la capacità di autorganizzazione ed autogestione (Morin, 1999). E ciò è, oggi, basilare per affrontare e gestire le sfide dello sviluppo sostenibile.
Fonte: http://www.provincia.arezzo.it/imprendere21/glossario/glo

Consumo Verde (Green Consumerism)
Quando sia i produttori che i singoli consumatori identificano e apprezzano prodotti e servizi generati in maniera più sostenibile.
Fonte: http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/Extra/00-EU-sustain-glossario.htm#Agenda Locale 21

Contabilità ambientale
Con il termine contabilità ambientale si intende un sistema che permette di rilevare, organizzare gestire e comunicare informazioni e dati ambientali, questi ultimi espressi in unità fisiche e monetarie. A seconda che l'utilizzatore del sistema sia un organizzazione pubblica o privata si parlerà di contabilità ambientale pubblica o d'impresa. Le finalità di tale strumento possono essere sia di comunicazione interna, e quindi come supporto alle decisioni dell'organizzazione, sia di comunicazione esterna.

Contabilità economica
Il termine contabilità economica viene diffusamente utilizzato, anche se in modo improprio, per indicare il sistema di registrazione, organizzazione, gestione e comunicazione delle informazioni e dati di impresa, questi ultimi espressi in unità fisiche e monetarie.
A seconda che l'utilizzatore del sistema sia un'organizzazione pubblica o privata si parlerà di contabilità pubblica o d'impresa. Le finalità di tale strumento possono essere sia di comunicazione interna, e quindi come supporto alle decisioni dell'organizzazione, sia di comunicazione esterna.

Conti ambientali
I conti ambientali descrivono la pressione, espressa in unità fisiche, esercitata dalle attività economiche sull'ambiente naturale. Nel disegno di legge sulla contabilità ambientale pubblica, i conti ambientali vengono definiti nel modo seguente: "Per sistema di conti ambientali si intende l'insieme delle informazioni che, nell'ambito del sistema statistico nazionale descrivono: a) la consistenza e le variazioni del patrimonio naturale; b) le interazioni tra economia ed ambiente; c) le spese per la prevenzione, la protezione e il ripristino in materia ambientale". Si tratta della base informativa del bilancio ambientale o documento di sostenibilità dell'ente pubblico territoriale.
Fonte: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html

Controllo Ambientale
Il controllo ambientale è una funzione d'osservazione e monitoraggio dello stato dell'ambiente (nelle sue diverse componenti) e delle fonti d'inquinamento, sia d'origine naturale sia legate ad attività antropiche. Esso costituisce, quindi uno strumento privilegiato per il governo dell'ambiente.
Il controllo può anche essere visto come l'insieme delle azioni mirate a garantire la disponibilità di un quadro certo e continuamente aggiornato della qualità dell'ambiente e delle informazioni di supporto che permettono di seguire e prevedere l'evoluzione dei fenomeni degenerativi generali e localizzati, consentendone la limitazione nello spazio e nel tempo.
Fonte: tesi di laurea"L'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente" A. Giuliani 1999

Conversione fotovoltaica
Tecnologia che, sfruttando il cosiddetto effetto fotovoltaico, consente di trasformare direttamente in energia elettrica la radiazione elettromagnetica associata all'energia solare http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv
Cooperazione Decentrata (e ruolo delle Ong)
Per Cooperazione Decentrata o Decentralizzata (CD) s'intende un "nuovo approccio", un "nuovo strumento" o una "nuova forma" della cooperazione allo sviluppo e dei rapporti internazionali tra i popoli.
La CD pone l'accento sul nuovo ruolo degli Enti Locali e della società civile organizzata (associazioni, università, scuole, associazioni di categoria, settori privati, imprese, fondazioni..) per lo sviluppo di politiche di cooperazione, appunto, "decentralizzate" e riconosce uguale dignità e responsabilità alle comunità coinvolte al Sud come al Nord
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Cooperazione Decentrata (e ruolo delle Ong)
Per Cooperazione Decentrata o Decentralizzata (CD) s’intende un "nuovo approccio", un "nuovo strumento" o una "nuova forma" della cooperazione allo sviluppo e dei rapporti internazionali tra i popoli.
La CD pone l’accento sul nuovo ruolo degli Enti Locali e della società civile organizzata (associazioni, università, scuole, associazioni di categoria, settori privati, imprese, fondazioni..) per lo sviluppo di politiche di cooperazione, appunto, "decentralizzate" e riconosce uguale dignità e responsabilità alle comunità coinvolte al Sud come al Nord
Fonte: http://www.mmc2000.net/villaggioglobale/biblio/glo.htm#glo01

Cooperazione Internazionale (allo Sviluppo) (parte 1)
Per "cooperazione internazionale" si intende l'insieme di operazioni di aiuto che qualcuno (ad esempio i paesi ricchi o i paesi industrializzati dell'OCSE) mette in atto nei confronti dei paesi definiti "in via di sviluppo". Questo tipo di cooperazione è intesa come "cooperazione allo sviluppo" o "cooperazione con i Paesi in via di sviluppo" o "aiuto pubblico ai PVS". La cooperazione internazionale nasce nel secondo dopoguerra e passa attraverso cinque fasi:
Prima fase, immediatamente dopo la II guerra mondiale, fino agli inizi degli anni cinquanta: la motivazione politico-ideale.
La fine della II guerra mondiale porta con sé la consapevolezza che l'umanità andava considerata nel suo complesso, come un tutto che richiedeva, di conseguenza, un governo globale dei conflitti e dei problemi. Segue anche una grande spinta "ideale" che si ispira alla possibilità di costruire un "nuovo" mondo. La nascita dell'ONU (1945), la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (1948, ed i successivi convenants del 1966) costituiscono la base dello strumento multilaterale della cooperazione. Su questa spinta nascono le agenzie dell'ONU (FAO, OMS, UNICEF, ecc.) che sottolineano l'aspetto ideale della cooperazione e si fondano su motivi di solidarietà, interdipendenza e coscienza più ampia del "bene comune" allargato a tutta l'umanità e non più riferito solo ai singoli popoli e alla loro semplice sommatoria. Tutti motivi che postulavano e postulano il superamento del concetto di stato-nazione come concetto di riferimento al fine di un'applicazione a livello mondiale dei principi della giustizia distributiva e legale.
Seconda fase, anni cinquanta: la motivazione politico-economica
Nel 1949 la cooperazione assume un nuovo aspetto. Il 20 gennaio del '49 il Presidente degli USA Truman tiene al Congresso un discorso fondamentale. Gli USA si pongono ad esempio per i paesi in "ritardo" nello sviluppo. E si autonominano "maestri" di sviluppo e quindi di cooperazione.
Terza fase, anni sessanta: la motivazione etico-sociale.
Negli anni sessanta si realizza per la maggior parte dei paesi coloniali il processo di decolonizzazione: è proprio nel 1960 che moltissimi paesi/colonie raggiungono l'indipendenza. E' anche il momento in cui le società civili del nord del mondo si fanno carico in maniera più incisiva del problema della cooperazione tra Paesi. Anche in Italia, a fronte della pressione della società civile, viene approvata una legge sulla cooperazione, nascono le prime organizzazioni non governative, esce la Populorum Progressio (1968). Vi è una forte tensione che viene appunto definita etico-sociale. Ad esempio, la Populorum Progressio definendo "lo sviluppo" come "nuovo nome della pace" riassume con chiarezza il paradigma concettuale che si va facendo strada e fonda il cosiddetto "dovere di solidarietà" motivato a sua volta dalla considerazione del "bene comune dell'umanità", di tutta l'umanità.
Quarta fase, dagli anni settanta: la cooperazione come marketing
"Le imprese americane dipendono sempre più dalle materie prime dei paesi sottosviluppati. Inoltre queste imprese hanno bisogno dei mercati dei paesi sottosviluppati. Da ultimo questi paesi offrono possibilità di investimenti produttivi per la tecnologia ed il capitale statunitense". Così si possono riassumere, con Collins e Lappè, le tre motivazioni dell'aiuto in favore dei paesi in via di sviluppo da parte degli USA. La cooperazione diventa uno degli strumenti di penetrazione e controllo dei mercati mondiali. Anche elaborazioni lodevoli, quali ad esempio il Rapporto Brandt (1980), vedono nella cooperazione una delle possibilità di aggiustare non solo le economie povere del Sud del Mondo, ma anche le economie in crisi del Nord del Mondo. In pratica, secondo questa tesi, i fondi per la cooperazione e lo sviluppo dovrebbero essere finalizzati all'export del Paese che aiuta.
Quinta fase, anni novanta: la cooperazione come sicurezza (...segue)
Fonte: http://www.mmc2000.net/villaggioglobale/biblio/glo.htm#glo01

Cooperazione Internazionale (allo Sviluppo) (parte 2)
(Seguito) Cooperazione come sicurezza è il titolo, il nuovo nome, dato alla cooperazione dall'ex ministro degli esteri italiano Gianni De Michelis. In una importantissima conferenza internazionale sullo sviluppo (Roma 17-19 ottobre 1991) si parla di assoluta necessità/obbligatorietà della cooperazione: la cooperazione è la forma nuova che può assumere la ricerca di sicurezza.
Fonte: http://www.mmc2000.net/villaggioglobale/biblio/glo.htm#glo01

Corridoio ecologico
Il corridoio ecologico è un elemento del paesaggio che connette due o più macchie di habitat naturale. Esso funge da habitat e da canale per lo spostamento di animali e di spore e da zona attraverso la quale avviene lo scambio genetico tra le popolazioni. Sono esempi di corridoi ecologici le fasce arboree ed arbustive che circondano i margini dei terreni coltivati, i sistemi ripari ovvero la vegetazione delle fasce di pertinenza fluviale, le fasce arboree ed arbustive legate ad infrastrutture lineari (strade, ferrovie, canali artificiali) ed i corridoi lineari di vegetazione erbacea entro matrici boscate.
Fonte: http://www.comune.dozza.bo.it/sellustra/mioweb2/Glossario.htm

Costi ambientali
Rappresentano tutti i costi associati alle misure adottate dall’azienda (o da terzi per suo conto) per prevenire, ridurre e/o riparare i danni causati all’ambiente dalle attività operative ed anche tutti i costi sostenuti dall’azienda per la conservazione delle risorse rinnovabili e non rinnovabili.
Riduzione del livello di benessere collettivo dovuto all’impatto di un progetto sull’ambiente. Generalmente di difficile quantificazione in quanto nasce dalla percezione privata di ciascun individuo. Il termine viene anche comunemente utilizzato per indicare semplicemente un peggioramento relativo a una o più componenti ambientali.

Costi ambientali nascosti
Costi diretti che generalmente vengono allocati a centri di costo differenti da quelli ambientali sebbene il motivo principale per il quale sono stati sostenuti sia di tipo ambientale e che vengono considerati "costi ambientali" solo dopo un processo di riclassificazione del bilancio

Crescita economica zero
Si tratta di un'ipotesi di sviluppo, ipotizzata da H.Daly, economista ambientale della Banca Mondiale, che prevede uno sviluppo senza crescita, ovvero un miglioramento qualitativo senza un aumento quantitativo che ecceda la capacità dell'ambiente di rigenerare input di materia prima e assorbire output di rifiuti.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Cross-disciplinary Working (Lavorare in maniera interdisciplinare)
lavorare superando le competenze professionali attraverso il raggruppamento delle specialità tecniche in gruppi di lavoro multidisciplinari, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi.
Fonte: http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/Extra/00-EU-sustain-glossario.htm#Agenda Locale 21

Cultura Ambientale
Cultura è l'intero complesso di conoscenze, conquiste, tecnologia, tradizioni, percezioni, costumi, valori ed altre capacità delle società e dell'individuo che collegano i comportamenti del passato a quelli del presente. La cultura influenza idee ed azioni di individui e gruppi e le interazioni tra questi e l'ambiente. In tal senso cultura ambientale è l'insieme delle conoscenze formali ed informali che accrescono la comprensione dei fenomeni ambientali e correggono i comportamenti umani tendenti alla distruzione.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Cultura e Civiltà
per cultura si intende un complesso quadro di valori e credenze che caratterizza (proviene da ed influenza) gli attori della comunità sociale, le loro decisioni ed azioni in un processo continuo teso ad affrontare, anticipare e gestire il cambiamento. La cultura si riferisce, quindi, ad una comunità, un gruppo, una nazione, ecc. ed esprime la coesione di idee, valori, convinzioni, norme e modi di agire, condivisi dalle persone di tali sistemi organizzativi. Il concetto di "cultura" riguarda ormai anche un ecosistema. Esso può essere inteso come complesso modo di vita in continua evoluzione e con molteplicità di componenti ed interazioni, con diverse e costanti modalità di interscambio (interno ed esterno) dl "informazione, materia ed energia". In tal senso, un ecosistema esprime contenuti culturali che abbinano sia le componenti umane sia quelle non umane.
Al concetto di civiltà si attribuisce un significato di maggiore universalità (globalizzazione). Valori provenienti da un paese possono, per esempio, divenire universali. Oggi, per civiltà si intende il processo di combinazione ed integrazione fra culture provenienti da comunità diverse con una sempre maggiore attenzione sui loro valori di riconciliazione fra umanità e natura (vedi sostenibilità e sviluppo sostenibile).
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

D
Danno Ambientale
Nella legislazione americana, dopo il Superfund del 1986 e l’Oil Pollution Act del 1990, si sono stabilite due diversi tipi di responsabilità per i rilasci di sostanze tossiche nell’ambiente naturale: il ripristino dei siti (il clean up) e la responsabilità residuale relativa al periodo successivo alla conclusione delle operazioni di ripristino ovvero quella collegata al danno arrecato alle risorse naturali.
Praticamente i danni ambientali sono valutati ai costi di ripristino più il valore economico dei servizi ambientali perduti per effetto del danno.
Se volessimo introdurre brevemente ai diversi metodi di calcolo del danno ambientale, potremmo affermare che questo può essere calcolato facendo riferimento a due diversi concetti: il danno inteso come mancato beneficio associato ai beni e/o servizi ambientali danneggiati; il danno inteso valutando i costi di tutela.

DAP - Dichiarazione Ambientale di Prodotto
La dichiarazione ambientale di prodotto (EPD - DAP) basata sul modello ISO 14025 è una dichiarazione volontaria sviluppata da un produttore, utilizzando uno strumento tipo LCA che quantifica gli impatti ambientali che i propri prodotti o servizi causano durante il ciclo di vita.

Decentramento
Processo mediante il quale si trasferiscono potere, competenze e risorse dal Governo Centrale ad altre istituzioni dello stato più vicine alla popolazione e che posseggono autonomia amministrativa e legittimità proprie. É la forma di organizzazione amministrativa che, in termini generali, affida la realizzazione di alcune competenze ad organi che hanno con l´amministrazione centrale una relazione non gerarchica. É il trasferimento di funzioni, risorse e poteri da un ente centrale ad altro ente autonomo dello stato.
Fonte: http://www.mmc2000.net/villaggioglobale/biblio/glo.htm#glo01

Decreto Ronchi
Il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22 emanato in attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE su gli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio
Fonte: Arpalazio

Deforestazione
Rapida distruzione delle foreste in molte zone del mondo, soprattutto ai Tropici e in particolare nella foresta Amazzonica per convertire il terreno a un uso non forestale; ne consegue l'impoverimento delle risorse naturali capaci di abbassare il tasso di anidride carbonica nell'aria: la combustione, spesso dolosa, delle foreste pluviali, produce infatti più anidride carbonica di quanta esse ne assorbano. La progressiva scomparsa di foreste e boschi aumenta il ritmo di erosione del suolo, e le specie animali che esse ospitavano rischiano l'estinzione.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Degrado Ambientale
Perdita dei caratteri originari delle strutture, degli elementi e delle relazioni fra le componenti dell'ecosistema, con conseguente impoverimento del flusso energetico e degli scambi materiali esistenti.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Dematerializzazione
E' un orientamento dell'economia che prevede di produrre la stessa "unità di servizio" con un quantitativo minore di materie e di materiali per produrre la stessa "Unità di servizio",come previsto dagli aderenti alla Dichiarazione di Carnoules (Club del Fattore 10)
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Desertificazione
Processo di trasformazione in deserto di territori aridi o semiaridi dovuto principalmente a variazioni climatiche, deforestazione, a cattiva gestione o uso improprio dei territorio.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

DFE (Design For Environment)
E' un modo di progettare un prodotto tenendo conto, fin dalla fase di ideazione, della necessità di conservare le risorse naturali, ottimizzare il consumo di energia e di materia, favorire il disassemblaggio e la manutenzione, estendere la durata e minimizzare la produzione dei rifiuti e aumentare il riciclo e/o il recupero
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Dichiarazione ambientale (per il sistema di gestione ambientale EMAS)
Documento pubblico, scritto in forma concisa e comprensibile, che l’azienda redige per comunicare, una volta ottenuta la certificazione EMAS, i seguenti elementi: a) attività del sito; b) problemi ambientali; c) dati quantitativi di emissioni e scarti; d) fattori di efficienza ambientale; e) politica, programmi e sistema di gestione dell’ambiente; f) scadenze; g) nome verificatore

Dichiarazione di Rio (Sull'ambiente e lo Sviluppo)
Dichiarazione approvata dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente e lo Sviluppo "Eart Summit" riunita a Rio de Janeiro dal 2 al 14 giugno 1992. - Il documento si articola in 27 principi il terzo dei quali afferma che "il diritto allo sviluppo deve essere realizzato in modo da soddisfare equamente le esigenze relative all'ambiente ed allo sviluppo delle generazioni presenti e future".
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Dipendenza energetica
Rapporto tra la quantità totale di energia importata e la quantità totale di energia consumata da un Paese, espresso in fonti primarie. Dipende direttamente dall'entità delle risorse energetiche presenti in ogni singolo Paese. Per l'Italia il grado di dipendenza energetica è molto alto: importiamo infatti oltre l'80% dell'energia consumata
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Direttiva Habitat
Direttiva CEE/CEEA/CE n.43 del 21/05/1992: strumento legislativo mirato alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. L'obiettivo finale della Direttiva è quello di creare una rete Natura 2000 formato da aree ZSC. Tale Direttiva ha creato per la prima volta un quadro di riferimento per la conservazione della natura in tutti gli stati dell'Unione Europea.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Direttive UE
Atti emessi dalla Commissione dell'Unione Europea, di solito relativi a problemi che possono creare situazioni di pericolosità per le persone o per l'ambiente, e sono di recepimento obbligatorio da parte degli Stati membri. Ogni direttiva è vincolante per gli obiettivi che si prefigge ma lascia alle Autorità nazionali la scelta dei modi e delle forme della sua applicazione. La Commissione controlla la sua adozione da parte degli Stati membri, che possono essere deferiti alla Corte di Giustizia nel caso di mancata ottemperanza. Secondo il "Nuovo Approccio" CEE (1985) le Direttive stabiliscono i requisiti essenziali cui il prodotto o servizio deve adeguarsi e demandano al CEN l'emanazione delle specifiche tecniche relative. Esse sono notificate a coloro ai quali sono destinate ed hanno effetto nel momento della notifica. Tutte le direttive sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della CEE serie "L".
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Dismissione
L'insieme delle operazioni necessarie per la cessazione delle attività produttive di un impianto o di un'area industriale. Si suddivide generalmente in tre fasi: messa in sicurezza delle componenti; smantellamento e rimozione delle apparecchiature e delle struttura; ripristino del suolo.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Dissesti Idrogeologici
Frane, smottamenti, valanghe, alluvioni, erosioni, abbassame

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Data: 25 04 2024 - ora: 16:34