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IN EVIDENZA

L’ISPRA presenta il IX Rapporto “Qualità dell’ambiente urbano” frutto del lavoro coordinato e condiviso dall’intero Sistema Agenziale ARPA/APPA e della collaborazione con Enti e Istituti di livello nazionale. http://www.isprambiente.gov.it

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Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2013: I paesaggi della bellezza: dalla valorizzazione alla creatività. Visita le pagine al link: http://www.unesco.it/cni/index.php/news/275-settimana-ess-2013

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  [A] arpalazio.it Approfondimenti / Sostenibilità dalla E alla F  
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Sostenibilità dalla E alla F

E
EASW (European Awareness Scenario Workshop)
Metodologia partecipativa specifica messa a punto nell'ambito di un progetto finanziato dall'Unione europea, attraverso essa si persegue:
- la crescita della consapevolezza dei problemi ambientali a livello urbano.
- la discussione su ciò che ostacola una sviluppo sostenibile
- l'identificazione collettiva delle possibili soluzioni e dei possibili scenari futuri per la propria realtà locale.
Fonte: Arpalazio

ECI (Environmental Condition Indicators)
La norma ISO 14031 ha codificato gli indicatori ECI (assieme agli EPI): Gli indicatori di condizione ambientale forniscono informazioni sulle condizioni naturalistiche e ambientali del territorio. Sono sviluppati da agenzie governative, organizzazioni non governative, istituzioni scientifiche e di ricerca e possono riguardare vari aspetti, come: i fenomeni di inquinamento o cambiamento ambientale su scala globale, regionale, locale: la qualità delle varie componenti ambientali (aria,acqua, suolo, fauna); gli aspetti, legati all'uomo, di tipo paesaggistico, artistico o storico-culturale.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

ECI (European Common Indicators)
Il progetto di definizione di indicatori comuni europei di sviluppo sostenibile (ECI) è un'iniziativa indirizzata al monitoraggio della sostenibilità a livello locale, portato avanti da un gruppo di esperti e di rappresentanti di comunità locali europei.
L'idea progettuale, realizzata grazie ad un partenariato di diverse organizzazioni ed autorità locali, è un'iniziativa congiunta della Commissione europea (DG Ambiente), dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA) e del gruppo di esperti sull'ambiente urbano creato nel 1991 dalla stessa Commissione europea.
Tali soggetti hanno intrapreso un lavoro insieme finalizzato ad una migliore comprensione della sostenibilità nelle comunità locali ed alla produzione di dati confrontabili tra loro. Obiettivo di tale lavoro è stato quello di stimolare gli enti locali europei ad utilizzare, come base di riferimento complementare agli indicatori nazionali o locali, i 10 ECI (European Common Indicators): strumenti di misurazione dei progressi nell'ambito dello sviluppo sostenibile locale.
Utilizzati in combinazione con altri indicatori ed altri metodi di valutazione, gli indicatori comuni europei, possono contribuire a una strategia di monitoraggio sia unitaria che a livello locale o regionale.
Fonte: APAT: "Ag21L2003-dall'Agenda all'Azione: linee d'indirizzo ed esperienze"

Eco label (qualità ecologica del prodotto)
Il sistema Ecolabel, istituito con Regolamento (CEE) 880/92, è uno strumento di politica ambientale ed industriale a carattere volontario volto ad incentivare la presenza sul mercato di prodotti "puliti".
L'etichetta ecologica europea attesta, infatti, che il prodotto su cui è apposta ha un ridotto impatto ambientale nell'intero suo ciclo di vita, offrendo ai consumatori, sempre più consapevoli dell'importanza della preservazione del patrimonio naturale e disponibili a svolgere un ruolo attivo nella salvaguardia dell'ambiente, un'informazione immediata sulla sua conformità a rigorosi requisiti stabiliti a livello comunitario.
In un mercato complesso, in cui il consumatore si trova in una situazione di difficoltà nel valutare obiettivamente le caratteristiche del prodotto, l'Ecolabel rappresenta una fonte di informazione attendibile valida in tutta Europa, e può rappresentare un importante fattore di sviluppo e confronto concorrenziale.
L'uso dell'etichetta Ecolabel viene concesso, in Italia, dal Comitato Ecolabel-Ecoaudit - Sezione Ecolabel Italia.
Può presentare domanda chi produce o commercializza per la prima volta in Italia un prodotto rientrante in un gruppo per il quale sono stati stabiliti i criteri ecologici dalla Commissione europea con apposita decisione. In ogni caso non può essere concesso l'uso dell'etichetta a prodotti alimentari, farmaceutici, bevande, sostanze e preparati pericolosi, o fabbricati con processi che possono nuocere all'uomo o all'ambiente.
La concessione dell'etichetta passa attraverso la valutazione delle proprietà ecologiche generali del prodotto e la verifica della rispondenza ai criteri previsti, la delibera dell'Organismo Competente, che viene notificata alla Commissione europea, e la stipula di un contratto sulle condizioni d'uso.
L'etichetta è assegnata per un periodo di produzione determinato che non può comunque superare il periodo di validità dei criteri (tre anni), salvo proroga dei criteri stessi.
Gli oneri per il richiedente consistono nei costi per le analisi, che debbono essere eseguite presso laboratori abilitati, e nel pagamento del diritto di istruttoria e, una volta concessa l'etichetta, dei diritti d'uso e dei costi per le verifiche.
L'Organismo Competente può proporre alla Commissione europea nuovi gruppi di prodotti.
Fonte: http://www.provincia.arezzo.it/atanor/glossario/

Ecoaudit
Nato nel 1993, è un sistema comunitario volontario di ecogestione.Il suo obiettivo? Garantire la minimizzazione degli impatti ambientali nei processi industriali.
Fonte: http://www.agricolturabiologicaitaliana.it/

Ecodesign
Riprogettazione del prodotto in modo che causi il minor danno possibile all'ambiente durante la produzione, l'uso e lo smaltimento.
Forma unica versus standard, produzione artigianale contro serializzazione. Questo è il succo dell'ecodesign, filosofia creativa che reinterpreta i valori dell'artigianato tradizionale, come la durevolezza, la praticità, l'uso economico dei materiali e la creazione di forme uniche.
Fonti: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html http://www.agricolturabiologicaitaliana.it/
Ecoefficienza
Orientamento strategico che consente ad un'impresa che investe nella riduzione degli impatti sull'ambiente di superare i fattori penalizzanti (iniziale aumento dei costi, adeguamenti tecnologici etc...) trasformandoli in occasioni di aumento della profittabilità e competitività dall'azienda.
Il significato del termine ecoefficienza può essere fatto risalire alla riformulazione del concetto stesso di efficienza proposta da E. U. Von Weiszäcker, A. B. Lovins e L. H. Lovins nel volume Fattore 4 (Edizioni Ambiente, 1998). Qui, per efficienza si intende ciò che consente di scindere il benessere dell'umanità dal consumo di risorse. Secondo gli autori, migliorando e calibrando l'efficienza - attraverso una serie di tecniche e metodologie già oggi disponibili - si può arrivare rapidamente a un utilizzo più razionale delle risorse, con benefici ambientali, sociali ed economici.
L'ecoefficienza si basa su 4 principi scientifici:
1) le risorse "rinnovabili" non devono essere sfruttate oltre la loro naturale capacità di rigenerazione;
2) la velocità di sfruttamento delle risorse non rinnovabili non deve essere più alta di quella relativa allo sviluppo di risorse sostitutive, ottenibili attraverso il progresso tecnologico;
3) la produzione dei rifiuti ed il loro rilascio nell'ambiente devono procedere a ritmi uguali o inferiori a quelli di una chiaramente dimostrata e controllata capacità di assimilazione da parte dell'ambiente stesso;
4) devono essere mantenuti i servizi di sostegno all'ambiente (per esempio, la diversità genetica e la regolamentazione climatica).
Fonti: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html
Ecogestione
Per ecogestione o gestione ambientale si intende la parte del sistema di gestione complessivo dell'impresa che comprende la struttura organizzativa, la responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per definire e attuare la politica ambientale dell'impresa stessa.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Ecodumping
Uno dei modi in cui, teoricamente, le questioni ambientali possono incidere sull'andamento del commercio internazionale è rappresentato dalla praticva del cosiddetto "ecodumping", cioè dal trasferimento degli investimenti o delle attività in Paesi in cui non esistono, o siano particolarmente ridotti, gli standard ambientali da rispettare nella produzione dei beni. A causa dell' ecodumping, le industrie che operano in Paesi con basso standard ambientali godrebbero di un vantaggio competitivo e la migrazione industriale verso "i paradisi dell'inquinamento" causerebbero uno spostamento degli investimenti esteri diretti e dei posti di lavoro dai Paesi con alti livelli di controllo a quelli con bassi standard ambientali.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Ecogestione
Per ecogestione o gestione ambientale si intende la parte del sistema di gestione complessivo dell’impresa che comprende la struttura organizzativa, la responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per definire e attuare la politica ambientale dell’impresa stessa.

Eco-innovatori
Aziende che presentano un grande potenziale innovativo in relazione ai prodotti/servizi erogati ad alta efficienza ecologica.
Fonte: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html

Eco-labelling
Insieme delle procedure introdotte in ambito europeo del Regolamento comunitario n. 880/92, consistenti nel contrassegnare con un logo specifico i prodotti caratterizzati da un limitato impatto ambientale. Il logo viene assegnato a quei prodotti che soddisfano uno specifico insieme di criteri ecologici. Finora hanno ottenuto l’Ecolabel comunitario alcuni prodotti nei settori dei detergenti, lavatrici, vernici ecc.. Poiché l’Ecolabel è un simbolo che evidenzia le favorevoli prestazioni ambientali di un prodotto (ad esempio, il contenere un minor quantitativo di un determinato inquinante) rispetto ai suoi concorrenti, le imprese se ne avvalgono per orientare i consumatori all’acquisto di beni più rispettosi dell’ambiente.

Eco-leader
Aziende che all'interno del loro settore produttivo raggiungono le migliori performance ambientali.
Fonte: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html

Ecologia
Dal greco òikos = casa ( luogo in cui si abita ) e lògos = studio - studio dell'ambiente. Scienza che studia l'insieme delle interrelazioni con l'ambiente da parte degli organismi vegetali e animali (Haeckel, 1866); recentemente le tematiche di ecologia sono state estese anche all'uomo, con particolare riferimento all'influenza che le variazioni climatiche, ambientali ecc. (comprese quelle indotte dall'uomo) esercitano sull'uomo, sugli animali e sulle piante. Nell'accezione contemporanea indica lo studio interdisciplinare delle problematiche ambientali e la ricerca delle possibili modalità di recupero degli squilibri. Ecologia non è quindi solo protezione della natura o studio dell'inquinamento! Si occupa fondamentalmente dei rapporti che legano gli esseri viventi, uomo compreso, all'ambiente che li circonda e richiede il contributo di molte scienze (geografia, botanica, zoologia, biologia, biochimica, medicina, antropologia, etc.)
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Ecologia domestica
Si interessa degli equilibri ecologici e dei rapporti tra casa ed abitanti, delle possibili fonti di inquinamento interne e degli influssi che i comportamenti domestici determinano sull'ambiente esterno. La casa è un ecosistema artificiale di piccole dimensioni, per le cui analisi è possibile utilizzare i principi riferibili ad un ecosistema naturale.
Fonte: http://www.naturanetwork.it/u_gloss.asp

Ecologia industriale
Area di ricerca che, attraverso l'analogia tra funzionamento dell'ecosistema e del sistema industriale, estende a quest'ultimo i principi cardine dell'ecologia.
La nascita dell'ecologia industriale si deve all'emergere di una strategia specifica per ridurre gli impatti antropici sulle risorse naturali prendendo a modello i fenomeni di riciclizzazione della materia presenti negli ecosistemi.
Per affrontare i problemi ambientali connessi alla produzione industriale occorre considerare il sistema industriale come un sistema interconnesso di produzione e consumo,esaminando come questo genera scorie e inquinanti che danneggiano l'ambiente. Si tratta in particolare di esaminare se esista qualche modo per porre in interazione reciproca processi industriali differenti che producono rifiuti e, in particolar modo, rifiuti pericolosi.
Mentre gli approcci tradizionali al management ambientale sono incentrati sui processi produttivi o sui siti industriali, l'ecologia industriale utilizza un approccio sistemico; potrebbe, infatti, non essere opportuno minimizzare i rifiuti di una particolare fabbrica o industria, ma si dovrebbe agire per minimizzare i rifiuti dell'attività industriale nel suo complesso.
L'obiettivo dell'ecologia industriale è quello di modificare l'attività umana per ridurre le caratteristiche dissipative; a tal fine sarà il concetto stesso di "scarto" ad essere considerato in una visione sistemica fino alla sua riconsiderazione in qualità di prodotto intermedio.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Economia sostenibile
insieme di strumenti e di politiche per ridurre il consumo di risorse naturali, favorire attività produttive più compatibili con l'ambiente (che producono minori impatti), migliorare le condizioni sociali, rendere più facilmente disponibili risorse economiche e finanziarie anche a soggetti deboli, ecc.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm#a

Ecosistema Antropico
Complesso ecologico formato dall'uso del suolo, dalla mobilità e dalle componenti socioeconomiche dell'ambiente. In termini generici l'ambiente che coinvolge direttamente l'uomo.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Ecosistema Naturale
Unità che include tutti gli organismi che vivono insieme in una data area, interagenti con l'ambiente fisico, in modo tale che un flusso di energia porta a una ben definita struttura biotica e ad una ciclizzazione dei materiali tra viventi e non viventi all'interno del sistema.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Ecosistema o Sistema Ecologico
Indica un particolare ambiente e tutti gli esseri viventi e non viventi che lo popolane. E'' l'unità funzionale di base in ecologia ed è composta da una comunità di esseri viventi (componente biotica) e non viventi (componente abiotica), dai flussi di energia e dalle loro interazioni. Si parla, oltre che di ecosistemi naturali, anche di "ecosistemi artificiali", ovvero quelli prodotti dall'attività umana.. Il concetto di ecosistema è funzionale alla possibilità di eseguire degli studi per capire il funzionamento dei complessi processi biologici. In realtà i limiti di un ecosistema sfumano normalmente in quelli di un altro e gran parte degli organismi possono far parte di ecosistemi diversi in momenti diversi.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Ecosviluppo
Secondo l'UNEP (United Nation Environment Program) si tratta di uno sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale che tiene conto dei bisogni umani fondamentali (basic needs) e della capacità di basarsi sulle risorse locali e sull'autorganizzazione (self-reliance)."Uno sviluppo endogeno e basato sulle proprie forze (self-reliant); sottomesso alla logica dei bisogni dell'intera popolazione e non della produzione elevata a fine in sé, e finalmente cosciente della propria dimensione ecologica e alla ricerca di un'armonia tra uomo e natura" (Assemblea generale delle Nazioni Unite 1975).
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Ecovillaggi
associazioni definite come "piccole comunità rurali o urbane che integrano una struttura sociale basata sulla solidarietà con attività pratiche legate alla progettazione ecologica. Sono modelli insediativi che cercano di proteggere i sistemi viventi del pianeta, di incoraggiare la crescita personale e di sperimentare stili di vita che facilitino l'armonia tra gli esseri umani e la natura." (definizione offerta dal GEN, Snyder, 1999).
Fonte: http://www.buildlab.com/article/33

Educazione Ambientale
Processo educativo orientato ad approfondire le conoscenze delle interazioni uomo-ambiente, utilizzando una prospettiva interdisciplinare ed un approccio di problematizzazione e ricerca di soluzione degli aspetti rilevanti e critici che derivano da tali interazioni. Concerne il progresso delle conoscenze e delle azioni miranti ad un'integrazione sempre più adeguata dei soggetti e dei gruppi sociali al contesto ambientale ,preoccupandosi della salvaguardia e dell'uso delle risorse.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Effetti a breve o a lungo termine
Conseguenze sull'ambiente derivanti dalla realizzazione di un'opera (ad esempio stabilimento industriale, ferrovie ecc..), registrabili a distanza di poco (settimane, mesi) o molto tempo (anni).
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Effetti ambientali
Cambiamenti nell’ambiente, sia positivi che negativi, causati dalle attività, prodotti e/o processi di una data organizzazione. Possono essere distinti in effetti interni (riconducibili cioè alle attività svolte all’interno del perimetro del sito) ed effetti esterni (causati dalle attività svolte al di fuori del perimetro del sito, per effetto della presenza del sito stesso, come ad esempio l’emissione di inquinanti atmosferici associati alla movimentazione delle merci, persone e prodotti).

Effetti ambientali globali
Si tratta di quegli effetti dell’attività economica che non si presentano su scala regionale o locale ma su scala globale, mondiale: effetto serra, eutrofizzazione delle acque, acidificazione delle piogge, riduzione dello strato di ozono. La risoluzione dei problemi globali non può che essere affrontata attraverso accordi di cooperazione internazionale.

Effetto fotovoltaico (FV)
Proprietà fisica di alcuni materiali semiconduttori (ad esempio il silicio, molto diffuso in natura) che, opportunamente trattati ed interfacciati, sono in grado di generare direttamente elettricità quando sono colpiti dalla radiazione solare. Ai fini industriali l'effetto FV viene sfruttato per mezzo di dispositivi detti celle fotovoltaiche
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Effetto serra
Fenomeno fisico che provoca il riscaldamento all'interno delle serre, dovuto al fatto che il vetro (o i materiali plastici trasparenti) lascia entrare la luce visibile (radiazione solare ad onde corte) che colpisce il terreno, il quale riemette poi parte dell'energia ricevuta come radiazione infrarossa, che il vetro non lascia passare. Per similitudine è anche detto "effetto serra" il fenomeno di riscaldamento del pianeta dovuto al fatto che la superficie terrestre riemette verso lo spazio, sotto forma di radiazione infrarossa, parte del flusso di energia ricevuto dal sole; la radiazione infrarossa viene parzialmente assorbita da alcuni gas presenti nell'atmosfera (gas-serra) e da questi irradiata nuovamente verso la terra. L'effetto serra è un fenomeno naturale (ad esempio viene causato anche dal vapore acqueo e dall'ozono) che ritarda la dispersione di energia del pianeta instaurando una temperatura media (circa 15°C) ben maggiore di quella che si avrebbe in assenza di atmosfera (circa -18°C). L'attività umana sembra stia provocando una intensificazione del fenomeno a causa dell'aumento delle emissioni di gas-serra, con conseguente innalzamento della loro concentrazione in atmosfera; tuttavia, permangono incertezze sull'entità di tali effetti e sulla loro configurazione geografica e stagionale
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Efficienza ambientale
Il raggiungimento del massimo beneficio per ciascuna unità di risorsa utilizzata, limitando al massimo gli impatti ambientali ed i rifiuti prodotti.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm#a

Efficienza energetica
Indica il rapporto tra servizio energetico effettivamente erogato e l'energia utilizzata per erogare questo servizio. Ad esempio, le comuni lampadine elettriche ad incandescenza hanno un'efficienza di conversione di circa 5%, ovvero solo il 5% di elettricità che entra nella lampadina viene convertita in luce, il resto è convertita in calore. Dire che l'efficienza energetica di una centrale elettrica è del 40% significa dire che per ottenere 1 KWh si spende l'equivalente di 2,5 KWh di combustibile.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Emas (EcoManagement and Audit Scheme - sistema di gestione e valutazione ambientale)
Nel 1993 la Comunità europea ha emanato il Regolamento n. 1836 EMAS (rivisto nel 2001) sulla partecipazione volontaria delle imprese industriali a un sistema di ecogestione e audit. Il testo di EMAS II è stato adottato congiuntamente da Parlamento e da Consiglio nel febbraio 2001 (regolamento 761).

Emergia o Embodied energy
È la quantità di energia solare, diretta o indiretta, utilizzata come denominatore comune, necessaria per ottenere un prodotto o un flusso di energia (energia elettrica, termoelettrica ecc.). Ad esempio per ottenere un joule di energia elettrica è necessaria energia sotto forma di impianti e di combustibile: la somma totale dell’energia solare impiegata per ottenerla è l’emergia.

Emersione (Emergence)
Un concetto chiave degli ecosistemi che fa riferimento all'abilità di un sistema complesso di sviluppare caratteristiche e un comportamento che sono "più grandi della somma delle sue parti" e che necessariamente non può essere previsto o gestito in termini di comportamento dei suoi elementi costitutivi.
Fonte: http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/Extra/00-EU-sustain-glossario.htm#Agenda Locale 21

Emission trading
Meccanismo flessibile previsto dal protocollo di Kyoto che consiste nel commercio di diritti di emissione di gas serra tra Paesi dell'Annesso I. In pratica, quei Paesi dell'Annesso I che riescono a ridurre le loro emissioni in eccesso di quanto previsto dagli accordi stabiliti possono vendere tale surplus ad altri Paesi dell'Annesso I per facilitare il rispetto degli impegni presi da parte di questi ultimi.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Emissione
Scarico di qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell'ecosistema, che può produrre direttamente o indirettamente un impatto sull'ambiente.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Empowerment
La parola inglese "empowerment" deriva dal verbo "to empower" che in italiano viene comunemente tradotto con "conferire poteri", "mettere in grado di". I diversi dizionari privilegiano ora l'uno ora l'altro aspetto. Risulta comunque impossibile tradurre questo termine in italiano con una sola parola, per la ricchezza semantica di tale concetto.
Empowerment è una parola duplice, in quanto dà nome sia al processo operativo percorso per raggiungere un certo risultato, sia al risultato stesso, caratterizzante lo stato "empowered" del soggetto.
Pur avendo accezioni specifiche in diversi ambiti di applicazione, il termine empowerment può essere inteso come "accrescere la possibilità dei singoli e dei gruppi di controllare attivamente la propria vita". L'empowerment si realizza quando si affermano opportunità e possibilità per tutti (azioni positive), a partire dai soggetti più deboli, svantaggiati, poveri ed emarginati, affinché costoro si emancipino rispetto ad una condizione che li rende subalterni e passivi, inibendo l'attivazione delle loro potenzialità (vedi capitale umano). Empowerment è democrazia e sussidiarietà (vedi) in quanto consente ai cittadini di definire liberamente ogni dimensione della vita comune, l'organizzazione del governo, della proprietà, del lavoro e delle relazioni interpersonali, ecc. Empowerment è un processo che integra azioni dall'alto verso il basso e viceversa, ossia combina "attribuzione" e "conquista" di maggior potere nelle comunità sociale di appartenenza.
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Energia
Grandezza fisica che conferisce ad un sistema la capacità di compiere lavoro. L'energia è essenziale per lo svolgimento di qualsiasi attività e la disponibilità di fonti di energia affidabili ed economiche è alla base dell'attuale modello di sviluppo delle società industrializzate. Si distinguono due forme fondamentali di energia: potenziale e cinetica. L'energia potenziale dipende dalla configurazione delle componenti di un sistema e dal loro stato fisico e chimico: per esempio un blocco di marmo sollevato in aria possiede una energia potenziale pari al prodotto della sua massa per l'accelerazione di gravità (9,81 m/s2) per l'altezza rispetto al suolo. È invece detta energia cinetica quella che un sistema possiede a causa del movimento delle diverse parti che lo compongono. Abitualmente si usano nomi diversi per indicare la forma in cui l'energia si presenta in certi contesti: si parla quindi di energia meccanica, elettrica, termica, chimica, nucleare eccetera
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Energia (nella politica europea)
La politica energetica dell'Unione europea mira a garantire un approvvigionamento sicuro, economico e senza rischi per la salute dei cittadini e l'ambiente.
Originariamente i trattati istitutivi delle Comunità europee non prevedevano una politica comunitaria dell'energia.
Gli inizi della costruzione dell'Unione europea hanno visto la creazione di quadri istituzionali per il carbon fossile e l'energia atomica:
nel 1951 la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) il cui trattato è giunto a scadenza il 31 dicembre 2002;
nel 1957 la Comunità europea dell'energia atomica (Euratom).
I trattati successivi non hanno previsto una base giuridica specifica per la politica comunitaria dell'energia i cui fondamenti restano legati al trattato Euratom e a qualche disposizione contenuta nei capitoli "mercato interno" e "ambiente".
Nel contesto energetico attuale, l'Unione europea deve fare fronte a numerose sfide: lo sviluppo delle energie rinnovabili, la liberalizzazione del mercato del gas e dell'elettricità, la limitazione della dipendenza energetica dell'Unione europea e la garanzia della sicurezza nucleare.
Di fronte a queste nuove sfide energetiche, l'Unione europea ha preso misure per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento in una situazione di dipendenza dalle importazioni di petrolio da regioni politicamente instabili, ridefinire le priorità in materia di energia nucleare tenendo conto in particolare dei rischi di incidenti e dello smaltimento dei residui nonché sostenere lo sviluppo sostenibile.
Con il nuovo programma di azione "Energia intelligente per l'Europa" la Commissione propone inoltre di rafforzare il sostegno europeo alla promozione delle energie rinnovabili (ALTENER) e dell'efficienza energetica (SAVE), per riorientare l'azione internazionale verso queste due priorità (COOPENER
Fonte: http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/cig/g4000.htm

Energia alternativa
energia prodotta senza attingere alle risorse naturali fossili (petrolio, gas, carbone), e senza utilizzazione del nucleare. All'energia alternativa appartiene per esempio: l'energia eolica, prodotta dal vento; l'energia solare, originata dal sole (termica e fotovoltaica).
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm

Energia eolica
Energia cinetica delle masse d'aria (venti) in movimento. A parte gli usi tradizionali (mulini a vento, navi a vela eccetera) l'energia eolica viene sfruttata per la produzione elettrica tramite aerogeneratori
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Energia geotermica
Energia termica accumulata nella crosta terrestre e che viene costantemente alimentata dal flusso di calore proveniente dal mantello e dal nucleo del pianeta. Il calore geotermico sale verso la superficie sotto forma di un flusso pari a circa 0,063 W/m2, troppo diluito per uno sfruttamento economico. Lo sfruttamento dell'energia geotermica è pertanto limitata a zone ove sono presenti "anomalie" dovute al vulcanesimo secondario, cioè al riscaldamento intenso e localizzato di alcune zone superficiali della crosta terrestre percorse da falde acquifere, come nel caso dei sistemi idrotermali. Gli usi più frequenti dell' energia geotermica riguardano la produzione di energia elettrica (centrali geotermoelettriche) o la produzione di calore destinato ad usi civili o industriali
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Energia idraulica
Energia derivata dall'energia potenziale e cinetica posseduta dall'acqua. La trasformazione dell'energia idraulica in energia elettrica avviene tramite centrali idroelettriche
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Energia nucleare
Energia associata alle reazioni di fissione nucleare, che avvengono in modo controllato nelle centrali nucleari
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Energia rinnovabile
fonti rinnovabili
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Energia solare
L'energia raggiante sprigionata dal Sole e che raggiunge la Terra sotto forma di radiazione elettromagnetica. La potenza incidente al suolo dipende dall'altezza del sole sull'orizzonte (dipendente a sua volta dalla latitudine, dal giorno dell'anno, dall'ora del giorno), dalla quota e dalle condizioni atmosferiche, nonché dall'orientamento della superficie ricevente. In campo energetico il termine energia solare si usa per indicare l'insieme di tecnologie volte allo sfruttamento dell'energia proveniente dal Sole sia direttamente (conversione fotovoltaica, riscaldamento solare eccetera) sia anche indirettamente, cioè sfruttando le forme in cui l'energia dal Sole si trasforma in modo naturale (biomassa, vento, onde, ciclo ideologico: vedi fonti rinnovabili)
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Energie alternative
dal 1970 in avanti, quando si parlava di energie alternative, si pensava ad energie alternative al petrolio; ora una definizione più vicina alle mutate esigenze socio-ambientali fa restringere il campo alle sole fonti rinnovabili: il sole, il vento, l'energia idraulica, la geotermia, il moto ondoso, le maree, le biomasse (trasformazione dei rifiuti organici ed inorganici) [con esclusione, cioè del nucleare].
Fonte: http://www.obsidian.it/Mimmo/Geomorfologia/Normativa/Glossario%20Giuridicohtm

Energy audit
Si tratta di una "diagnosi" in cui il "malato" è l'edificio. Attraverso l'energy audit, viene definito il bilancio energetico di una costruzione, che dovrebbe servire ad applicare per il futuro migliori pratiche di risparmio energetico.
Fonte: http://www.agricolturabiologicaitaliana.it/

Entropia
E' la tendenza dell'energia, quando viene utilizzata, a degradarsi, ovvero a trasformarsi in calore a bassa temperatura di scarsa utilità. E' indice della tendenza al disordine di un sistema.
I processi naturali sono sempre tesi a organizzare la materia, sia che si tratti di fenomeni viventi che non (formazione di rocce, minerali). Ciò, naturalmente avviene a spese dell'energia, ossia producendo entropia (disordine, calore dissipato). Tuttavia i cicli naturali si riequilibrano assorbendo energia solare e non producono scarti o rifiuti. I cicli naturali sono chiusi. Al contrario, i processi attuati dall'uomo, che portano alle strutture organizzate (manufatti, città, organizzazioni) con uso di energia e produzione di entropia, non riescono a chiudersi e generano scarti, rifiuti e inquinamento. "Esternalità" vengono chiamati gli elementi di risulta dei processi antropici e vengono smaltiti nell'ambiente. L'entropia rappresenta il saldo energetico negativo creato dal processo e va pertanto minimizzata: un primo obiettivo è allora quello di produrre la massima organizzazione con la minima produzione di entropia.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

EPI (Environmental Performance Indicators)
La norma ISO 14031 ha codificato gli indicatori EPI, che comprendono a loro volta gli indicatori di prestazione operativi (OPI, Operational Performance Indicators), che forniscono informazioni sulle prestazioni ambientali delle attività aziendali, e gli indicatori di prestazione gestionali (MPI Management Performance Indicators), che forniscono invece informazioni sugli sforzi gestionali per tenere sotto controllo e minimizzare le prestazioni ambientali aziendali.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Equilibrio
questo concetto è strettamente legato a quello di cambiamento, complessità, caos, incertezza ed al principio precauzionale (vedi). Secondo scuole di pensiero, ormai superate, un sistema tende inevitabilmente all'equilibrio: quando si introducono cambiamenti in un sistema, essi sono inevitabilmente funzionali a nuovi ordini di vita stabile. Si tratta di scuole che hanno sostenuto la linearità razionale dei processi causa-effetto e la certezza deterministica della soluzione dei problemi. Tale teoria appare fortemente riduzionista e semplicistica a fronte di quelle del caos e della complessità, secondo le quali: il sistema non può mai essere in equilibrio, non arriva mai ad uno stato in cui si annullano differenze e contrapposizioni; un sistema è sempre in transizione, in un delicato bilanciamento tra forze di stabilità e forze di instabilità, tra ordini diversi e coevolutivi, non sempre decodificabili dalla conoscenza umana. Per tali motivi, l'essere umano deve riflettere sulle molteplici opzioni ed alternative di cambiamento, cercando maggiore consapevolezza sugli impatti che le sue scelte di sviluppo possono determinare nell'ecosistema
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Equità
l'equità riconosce che le persone non sono uguali fra loro, ed afferma che tutte hanno pari dignità, meritano rispetto e devono avere stessi diritti e pari opportunità di realizzazione. Il principio di equità esprime l'esigenza di far assumere a cittadini, imprese, istituzioni, la responsabilità delle proprie scelte economiche, sociali ed ambientali, con la consapevolezza delle ricadute collettive che esse producono nel tempo, coinvolgendo anche le generazioni di domani. L'equità implica, quindi, solidarietà fra tutti gli esseri umani, ma anche con le altre componenti della natura. Il concetto di equità è quindi strettamente legato a quello di diversità ed il primo presuppone la valorizzazione del secondo tramite un responsabile uso delle risorse ambientali, socioculturali ed economiche. Come espresso sin dalla Dichiarazione di Rio nel 1992, l'equità è la risposta al "perché" si vuole perseguire lo sviluppo sostenibile. Si tratta di una risposta basata sull'integrazione di tre diversità: sociale (nell'ambito della comunità interessata); inter-locale o inter-regionale (tra più comunità sociali); inter-temporale (tra le generazioni attuali e quelle future).
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Equità intergenerazionale
L'equità intergenerazionale, chiaramente enunciata da Brundtland, richiede che l'attività economica delle generazioni presenti non pregiudichi il benessere delle generazioni future degradando in modo irreversibile gli stock di risorse ambientali disponibili.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Ergonomia
disciplina che studia il migliore adattamento reciproco fra uomo, macchina e ambiente.
Fonte: http://www.ennerev.it/Ennerev/glossario.htm

Esternalità
Sono presenti quando le attività di un agente economico come un'imprese d'affari ha conseguenze esterne per quegli attori sociali che non intervengono nell'equilibrio economico della domanda e offerta su cui ci sono effetti non ricompensati. Ad esempio il gestore di una discoteca per soddisfare la propria clientela, tiene il volume elevato ma disturba i condomini degli appartamenti vicini.
Fonte: http://www.kalao.org/Glossario.htm

Esternalità ambientali
Gli effetti che l’attività economica produce sull’ambiente, il cui costo di risanamento può essere internalizzato dall’azienda che li produce

Etica
l'etica riguarda il comportamento umano, come insieme di regole che sono condivise nelle relazioni del sistema sociale, ambientale, economico, ecc. (si veda anche ecosistema). L'etica fa riferimento a valori. Ma mentre questi ultimi sono soggettivamente scelti dalle persone, l'etica presuppone uno scambio, una condivisione di valori tra più persone al fine di definire comportamenti coerenti per il loro raggiungimento. I valori non possono essere imposti, l'etica sì! Quindi, etica non va confusa con valori, pur essendo ad essi finalizzata. Valori ed etica svolgono ruoli diversi, tant'è che l'etica deve sempre essere aggettivata (cristiana, protestante, proletaria, capitalistica, ambientalista, ecc.). Può esserci un'etica efficiente per valori umanamente ripugnanti (si veda il caso dell'etica nazista). In genere è bene sempre esaminare a quali valori un'etica fa riferimento. Oggi, si riconosce che l'etica deve giocare un ruolo forte per la sostenibilità. Questo significa favorire una condivisione planetaria del valore della "riconciliazione dell'umanità con la natura" tramite comportamenti coerenti negli stili di vita, lavoro e consumo a dimensioni e livelli diversi. L'uso di codici di condotta in vari settori economici, l'adesione a Carte per lo sviluppo sostenibile hanno, appunto, la funzione di diffondere una cultura ed un'etica della sostenibilità.
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Eutrofizzazione
Processo per cui un ambiente acquatico modifica il suo equilibrio ecologico, per cause naturali o artificiali, e si arricchisce di sostanze nutritive (in particolare modo i composti dell'azoto ovvero del fosforo) provenienti dall'agricoltura (fertilizzanti) e dagli scarichi fognari non depurati, nei laghi o nei mari poco profondi o con scarso ricambio idrico che provoca cambiamenti tipici quali l'eccessivo incremento della produzione di alghe (Macrofite) e/o di alghe microscopiche (microplancton). che, alla fine del ciclo vitale, vanno in decomposizione. La conseguenza dell'eutrofizzazione è il degrado della qualità dell'acqua tale da ridurne o precluderne l'uso, con conseguente instaurarsi di un ambiente anaerobico e la distruzione delle principali forme di vita acquatica.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Evoluzione degli ecosistemi
Quando sono giovani gli ecosistemi tendono ad evolversi nel tempo e presentano poche specie vegetali o animali, dette pionieristiche. In questa fase di continuo mutamento le popolazioni pionieristiche presentano una certa instabilità demografica e le loro densità sono molto variabili. Raggiunta la maturità, gli ecosistemi presentano molte specie, a basse densità, in condizioni di equilibrio, o quasi-equilbrio biologico. Il campo coltivato, o agroecosistema, è simile ad un ecosistema giovane, con un equilibrio o quasi-equilibrio biologico precario e, per di più, le specie botaniche che lo popolano, al contrario delle pionieristiche, sono state sottratte dall'uomo alla selezione naturale e sono quindi poco resistenti alle avversità.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Ex situ
Intervento di risanamento ambientale con modalità di trattamento di un particolare materiale inquinato effettuato all'esterno dell'area interessata, dalla quale è stato prelevato.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

F
Facilitatore
nuova figura di operatore che ha la funzione di gestire i conflitti, e facilitare le riunioni, gli incontri, i gruppi di lavoro, i forum istituiti per realizzare l'Agenda21.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm

Fattore d'impatto ambientale
Fattore materiale (prodotti, residui, etc.) e immateriale (energia, agenti fisici quale rumore e vibrazioni o altro) che può causare, per la sua quantità e qualità, effetti sull'ambiente.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Fattori di pressione
Gli elementi che determinano una pressione sull’ambiente e che sono rappresentati, in diverso modo, da attività antropiche quali il turismo, l'attività industriale, l'agricoltura, l'allevamento, il trasporto ecc.

Fattori biotici
I fattori biotici sono le componenti biologiche di un ecosistema che comprendono le piante, gli animali e i microrganismi che interagiscono nella comunità biologica.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Fauna
Il complesso delle specie animali proprie di un determinato ambiente o territorio. La fauna viene divisa in due grandi categorie: gli invertebrati e i vertebrati.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Feedback
è l'effetto di iterazione, continuità e connessione che permette l'autoregolazione di un sistema. Costituisce il flusso di comunicazione che qualifica un sistema tramite fluidità di relazioni tra le sue componenti. Il termine feedback è, quindi, usato anche per indicare l'informazione di ritorno rispetto ad una iniziativa, una esperienza, che contiene il pensiero, il giudizio di utenti e/o di persone/cittadini coinvolti.
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

FEI (Fondo Europeo per gli Investimenti)
La missione del fondo è quella di contribuire al perseguimento degli obiettivi comunitari sostenendo:
lo sviluppo delle reti transeuropee nei settori delle infrastrutture dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia;
lo sviluppo delle Piccole e Medi Imprese.
Il fondo opera attraverso la prestazione di garanzie sia in favore di grandi progetti che di finanziamenti a medio lungo termine per PMI.
Fonte: http://www.federlazio.it/attivita/glossario.doc

Feng shui
E' la nuova frontiera del costruire e dell'abitare secondo natura. Un tipo di architettura, che dall'antica saggezza cinese ricava gli strumenti per interpretare ed armonizzare le energie che contraddistinguono i diversi luoghi della casa, per prevenire o correggere gli influssi negativi che possono colpire chi la abita.
Fonte: http://www.agricolturabiologicaitaliana.it/

FEOGA
il Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia opera per il miglioramento delle strutture agricole tramite un regime di aiuti diretti e indiretti.
Fonte: http://www.federlazio.it/attivita/glossario.doc

FESR
il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale è finalizzato alla riduzione degli squilibri regionali, concede a questo scopo sovvenzioni agli investimenti in infrastrutture e nei settori produttivi localizzati nelle aree depresse della Comunità.
Fonte: http://www.federlazio.it/attivita/glossario.doc

Filosofia ambientale
La filosofia ambientale raccoglie in sé i pensieri, le idee, i concetti che l'uomo ha elaborato ed elabora nel suo rapportarsi con ciò che lo circonda e, in particolare, con il mondo naturale.
In senso stretto si interessa di cosa pensa l'uomo della natura; in senso più generale si interessa di:
scienza ed ecologia, fonti di conoscenze riguardo le leggi naturali ed i rapporti tra gli organismi viventi e l'ambiente;
etica ambientale, cioè il comportamento dell'uomo nei confronti del mondo naturale (etica degli animali, etica degli ecosistemi ecc.);
politica ambientale: teoria e prassi sui rapporti dello Stato (quindi dei cittadini) con l'ambiente naturale;
teologia in relazione all'ambiente: rapporti fra uomo-divinità-natura;
ed inoltre ... tutto ciò che concerne il rapporto uomo-natura, organismi viventi-natura;
Fonte: http://wds.bologna.enea.it/cose.htm

Finanza etica
Sempre di più si sta diffondendo una nuova cultura che mira all'investimento con caratteristiche etiche, dove l'investitore mira non solo alla speculazione ma punta su attività che rispondano a certi requisiti di responsabilità sociale ed ambientale.
L'investimento etico consiste nella selezione e nella gestione degli investimenti (azioni, obbligazioni, prestiti) condizionata da criteri etici e di natura sociale, concetto racchiuso nell'espressione socially responsabile investment usata negli Stati Uniti, o ethical investment, espressione usata in Gran Bretagna.
L'investitore etico è invece colui che non è unicamente interessato al rendimento delle proprie azioni, ma vuole conoscere le ragioni di fondo che realizzano questa redditività, le caratteristiche dei beni prodotti, la localizzazione dell'azienda e verificare come vengano condotti gli affari.
Fonte: http://www.finanza-etica.it/

Fiscalità ambientale
Insieme di tasse e tributi che incentivano l'uso di risorse abbondanti e favoriscono il risparmio di risorse limitate. A seconda della base che vanno a colpire le tasse ambientali possono essere ripartite in: tasse e tariffe sulle emissioni; tasse sui prodotto; tasse d'uso riferite ai servii ambientali ottenuti in loro cambio.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Fitodepurazione
La fitodepurazione consiste nella depurazione delle acque attraverso l'azione di zone umide (naturali od artificiali).
Gli inquinanti vengono rimossi attraverso la combinazione di processi quali la sedimentazione, la precipitazione, l'assorbimento, l'assimilazione da parte delle piante e l'attività microbiologica.
Attraverso la fitodepurazione è possibile eseguire trattamenti secondari e terziari (finissaggio) di acque reflue contenendo l'impatto ambientale ed il consumo energetico.
Fonte: http://www.comune.dozza.bo.it/sellustra/mioweb2/Glossario.htm

Fitorisanamento
funzione antinquinamento dei vegetali, che assorbono e neutralizzano gli inquinanti dell'ambiente. Nel '97 è stato scoperto da un istituto di ricerca del Dipartimento Americano dell'Agricoltura, il Water Management Lab di Fresno in California, che i vegetali possono assorbire sostanze inquinanti come nichel, zinco... Processo che viene definito appunto con il termine di fitorisanamento e si compone di quattro processi base: la rizofiltrazione (le radici assorbono i metalli tossici delle acque inquinanti); la fitostabilizzazione (la pianta cattura i residui metallici presenti nel suolo); la fitoestrazione (la parte aerea della pianta, dove si concentrano i metalli può essere bruciata riciclando dalle ceneri il metallo); la fitovolatilizzazione (la pianta assorbe, per esempio, selenio e mercurio e li libera in forma diluita nell'atmosfera).Gli esperti del dipartimento sostengono che questi vegetali producano molecole (peptidi) oppure acidi organici per legare i metalli da immagazzinare nei vacuoli (compartimenti cellulari dove le piante custodiscono le sostanze utili o quelle da eliminare). Quindi, non solo una pianta può assorbire grandi quantità di sostanze tossiche, ma le può bloccare chimicamente evitando di esserne a sua volta "asfissiata".
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Fondi ecologici
Fondo comune che investe in azioni o società che si distinguono per l'impegno verso la salvaguardia, la tutela e il rispetto dei principi etici.
Fonte: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html

Fondi strutturali e Fondo di coesione
I Fondi strutturali e il Fondo di coesione sono componenti della politica strutturale della Comunità che mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo esistente tra le regioni e tra gli Stati membri dell'Unione europea. Essi contribuiscono così a pieno titolo all'obiettivo della coesione economica e sociale.
Per il periodo 2000-2006, la dotazione finanziaria assegnata alla politica regionale della Comunità ammonta a 213 miliardi , di cui 195 miliardi destinati ai Fondi strutturali e 18 miliardi destinati al Fondo di coesione. Tale importo rappresenta il 35% del bilancio comunitario, ossia la seconda voce di spesa.
I Fondi strutturali sono quattro:
il più importante è il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), creato nel 1975. Esso finanzia la realizzazione di infrastrutture, investimenti produttivi generatori di occupazione a favore in particolare delle imprese e progetti di sviluppo locale;
il Fondo sociale europeo (FSE), istituito nel 1958, promuove l'inserimento professionale dei disoccupati e delle categorie sociali svantaggiate finanziando in particolare azioni di formazione;
il Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG), istituito anch'esso nel 1958 quale strumento finanziario della politica agricola comune, consta di due sezioni: la sezione Orientamento, che finanzia azioni di sviluppo rurale e aiuti agli agricoltori nelle regioni in ritardo di sviluppo, e la sezione Garanzia, che finanzia le organizzazioni comuni di mercato nonché misure di sviluppo rurale in altre zone della Comunità;
lo Strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP) è stato istituito nel 1993 e si prefigge l'adeguamento e l'ammodernamento delle attrezzature del settore nonché la diversificazione economica nelle zone dipendenti dall'attività di pesca.
Per conferire maggiore efficacia agli interventi comunitari nel periodo 2000-2006, la comunicazione "Agenda 2000" della Commissione ha proposto un'importante riforma della politica strutturale, di cui il Consiglio di Berlino del 1999 ha fissato le implicazioni finanziarie. La riforma ha consentito di concentrare gli aiuti e di semplificare la relativa procedura di assegnazione e di gestione riducendo gli obiettivi prioritari d'intervento, che sono diventati tre:
l'obiettivo 1 contribuisce allo sviluppo e all'adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo con prodotto interno lordo (PIL) medio pro capite inferiore al 75% della media comunitaria;
l'obiettivo 2 sostiene la riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali quali le zone in cui sono in atto mutamenti economici, le zone rurali in declino o dipendenti dall'attività di pesca, i quartieri urbani in crisi, le zone geografiche con gravi handicap naturali o demografici;
l'obiettivo 3 sostiene l'adeguamento e l'ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione nelle regioni non comprese nell'obiettivo 1.
Inoltre, nello stesso periodo, quattro iniziative comunitarie si prefiggono di sperimentare nuove vie di sviluppo per rispondere a problematiche specifiche. A tali iniziative è assegnato il 5,35% degli stanziamenti dei Fondi strutturali:
Interreg III si prefigge di incentivare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale;
Leader + punta a promuovere lo sviluppo socioeconomico delle zone rurali;
Equal mira allo sviluppo di nuove prassi per la lotta contro le discriminazioni e le disuguaglianze di qualsiasi tipo nell'accesso al mercato del lavoro;
Urban II favorisce il rilancio economico e sociale delle città e delle periferie in crisi.
Per rafforzare ulteriormente la politica strutturale, nel 1994 è stato istituito il Fondo di coesione, destinato ai paesi con PIL medio pro capite inferiore al 90% della media comunitaria ( Grecia, Spagna, Irlanda e Portogallo ). Il Fondo concede finanziamenti per progetti di infrastrutture nei settori dell'ambiente e dei trasporti.
Fonte: http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/cig/g4000.htm

Fonti assimilate
Risorse energetiche di origine fossile che, ai sensi della legge n. 10 del 9-1-91, vengono "assimilate" alle
fonti rinnovabili in virtù degli elevati rendimenti energetici. Secondo il provvedimento CIP 6, sono considerati impianti alimentati da fonti assimilate gli impianti di cogenerazione, gli impianti che utilizzano calore di recupero, fumi di scarico e altre forme di energia recuperabile in processi produttivi e in impianti, nonché gli impianti che utilizzano gli scarti di lavorazione e/o di processi e quelli che utilizzano fonti fossili prodotte esclusivamente da giacimenti minori isolati
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Fonti rinnovabili
Sorgenti di energia riconducibili a tre flussi energetici inesauribili che investono l'ambiente in cui viviamo: l'energia solare, l'energia geotermica, l'energia di marea (originata dall'attrazione gravitazionale di Sole e, soprattutto, Luna). La fonte ri



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Data: 19 03 2024 - ora: 09:43