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L’ISPRA presenta il IX Rapporto “Qualità dell’ambiente urbano” frutto del lavoro coordinato e condiviso dall’intero Sistema Agenziale ARPA/APPA e della collaborazione con Enti e Istituti di livello nazionale. http://www.isprambiente.gov.it

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Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2013: I paesaggi della bellezza: dalla valorizzazione alla creatività. Visita le pagine al link: http://www.unesco.it/cni/index.php/news/275-settimana-ess-2013

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  [A] arpalazio.it Approfondimenti / Sostenibilità dalla G alla L  
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Sostenibilità dalla G alla L

G
Gaia (Ipotesi )
Secondo questa ipotesi la Terra è un "essere vivente" e come tutti gli esseri viventi è fornita di complessi ed in parte sconosciuti meccanismi che controllano e regolano l'ambiente in modo tale da mantenere le condizioni ideali di vita: composizione dell'atmosfera, salinità dei mari, temperatura e condizioni climatiche sono controllate attivamente da appositi sistemi interni. Questa regolazione automatica è definita "omeostasi". L'ipotesi formulata nel 1969 a Princeton non è stata smentita dalla scienza ufficiale, né‚ è stata dimostrata completamente dai sostenitori.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Gas serra
Sostanze inquinanti presenti nell'atmosfera che trattengono nell'atmosfera terrestre l'energia irradiata a onda lunga, causando l'innalzamento della temperatura tendendo così a favorire l'effetto serra del pianeta. Il Protocollo di Kyoto prende in considerazione un paniere di sei gas serra: l'anidride carbonica, il metano, il protossido di azoto (N2O), i clorofuorocarburi, i perfluorocarburi e l'esafloruro di zolfo (SF6)
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm e http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Geobiologia
Dal greco ghé (terra) + biologia, la scienza che studia i fenomeni della vita e le leggi che li governano. Il termine geobiologia indica quindi l'ambito entro il quale si muove questa nuova scienza: studio dell'influenza su tutto ciò che vive dei fenomeni connessi alla terra (Alexandre R., 1989).
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Gestione del bene durante l'intero ciclo di vita
puntare al migliore rapporto costi/benefici per l'intera durata di vita di un bene, anziché un breve periodo di recupero dell'investimento.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm

Gestione della domanda (Demand Management)
La gestione, cioè la riduzione o il riorientamento, di una parte della domanda invece del suo completo accoglimento, finalizzata a rendere compatibili i principi dello sviluppo sostenibile con le aspettative dei gruppi sociali umani di sviluppare, progredire e migliorare il benessere e il tenore di vita.
Fonte: http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/Extra/00-EU-sustain-glossario.htm#Agenda Locale 21

Gestione integrata
Integrazione di politiche, programmi e procedure ecologicamente corretti.
Fonte: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html

Global Commons
Beni comuni dell'umanità: gli oceani ed i mari, lo spazio esterno alla superficie planetaria, il clima e la sua evoluzione nei tempi lunghi, l'Antartide. Essi vanno intesi in senso ambio ed includono il sistema generale costituito dal ciclo dell'acqua, lo stato dell'atmosfera, e l'interfaccia mare/atmosfera. Inoltre, con una posizione che supera una visione limitata alla fisicità dei beni e che corrisponde in termini etici e biologici alle caratteristiche di un pianeta su cui si è sviluppata la vita, tra i global commons vanno compresi foreste e biodiversità ed i loro effetti sulla stabilità/evoluzione dei grandi cicli bio-geo-chimici.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Globalizzazione
Il termine globalizzazione si sta utilizzando frequentemente (e in diversi ambiti) per designare in forma generale una "forza" che agisce in diverse dimensioni, superiore alla volontá degli individui o dei gruppi locali. Forse il momento piú significativo di ciò che chiamiamo processo di globalizzazione é coinciso con le grandi navigazioni, con l´espansione dell'´uomo europeo alle regioni più distanti e sconosciute del mondo. Allo stesso modo i cambiamenti maggiormente rilevanti si legano agli ultimi due secoli: l´espansione del trasporto su rotaie, l´invenzione del telegrafo, i viaggi transcontinentali (per menzionarne alcuni) e che hanno avuto, nell'´ultimo quarto del secolo XXI, un'accelerazione straordinaria. Basti pensare all'´incremento vertiginoso dei flussi commerciali e finanziari accompagnati dalle profonde trasformazioni politiche ed economiche. Attualmente si osserva non solo un´integrazione globale, bensì un'interdipendenza che raggiunge quasi tutti gli aspetti della vita sociale: l´economia, la politica, l´ecologia, la comunicazione, finanche i saperi e i valori umani.
Globalizzazione è associato ad altri termini quali integrazione, modernità, postmodernità e mercato, fino a raggiungere un netto profilo economicista che, in certa misura, prevale sugli altri: é sinonimo di espansione dei mercati, del consumo globale, della moda, dei veloci flussi di comunicazione e delle nuove tecnologie dell'´informazione. A quest'accezione per molti occorrerebbe sostituirne un´altra, più completa, che chiama in causa anche fenomeni ambientali, sociali, demografici e a cui bisogna dare risposte globali. Ad esempio, per Held la globalizzazione è "l´espansione e il rafforzamento delle relazioni sociali e delle istituzioni attraverso lo spazio e il tempo, in maniera tale che le attività quotidiane risultano sempre più condizionate dai fatti che accadono in altri posti del mondo ma anche, per altri versi, le pratiche e le decisioni dei gruppi e delle comunità locali possono avere ripercussioni globali".
Fonte: http://www.mmc2000.net/villaggioglobale/biblio/glo.htm#glo01

Globalizzazione dell'economia (mondializzazione)
Il fenomeno della globalizzazione dell'economia è stato posto in evidenza dal Consiglio europeo di Torino, definendolo come una delle maggiori sfide cui l'Unione europea dovrà far fronte in questo scorcio di secolo. Secondo questo concetto l'economia mondiale è spinta da un processo d'integrazione economica crescente, di cui i principali motori sono:
la liberalizzazione degli scambi internazionali e dei movimenti dei capitali;
l'accelerazione del progresso tecnologico e l'avvento della società dell'informazione;
la deregolamentazione;
Questi tre elementi si rafforzano reciprocamente, per il fatto che il progresso tecnologico stimola gli scambi internazionali e che il commercio mondiale consente a sua volta una migliore diffusione dei progressi tecnologici. Parallelamente, la deregolamentazione stimola lo sviluppo delle nuove tecnologie e contribuisce alla soppressione degli ostacoli agli scambi. Infine, secondo alcuni il progresso tecnologico consente alle imprese e alle singole persone di eludere più facilmente le regolamentazioni nazionali.
Fonte: Fonte http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/cig/g4000.htm

Glocacità
è la capacità di gestire, integrandole, le dimensioni globale e locale. Essa esprime la capacità di unire, contemporaneamente, l'azione locale con una prospettiva globale, e, viceversa, l'azione globale con le prospettive locali. In tal modo, la glocacità è fattore determinante per la sussidiarietà (vedi) e per la gestione di sistemi complessi (vedi complessità), quali un ecosistema (vedi). Nata dalla cultura imprenditoriale, la glocacità indica la capacità di bilanciare la desiderata uniformità d'interventi, azioni e prodotti, rivolti alla globalità del suoi mercati, con le esigenze di variazione dovute alle diverse caratteristiche di ciascun mercato locale (diversità).
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Governance
Non esiste consenso attorno al concetto o termine di "governance". Di seguito menzioniamo alcuni approcci:
Nel testo "La riforma delle Nazioni Unite - 1998" con il termine "governance" si fa riferimento ad un contesto nel quale il governo é in grado di svolgere i propri compiti e di esercitare autorità nella misura in cui dispone di mezzi amministrativi, finanziari e sociali sufficienti (a differenza del concetto di governabilità che richiama la necessita, del governo, di avere un appoggio politico - legittimità - per adempiere ai propri impegni. In altri termini governabilità allude alle condizioni politiche che permettono - al governo - di negoziare i propri interessi).
Dal documento "Governance for Sustainable Human Development: A UNDP Policy document" la "governance" è definita come l'esercizio dell'´autorità economica, politica e amministrativa di un paese, cioè come la gestione della complessità delle relazioni sociali a tutti i livelli. Ciò include i meccanismi, i processi e le istituzioni attraverso i quali i cittadini e i gruppi promuovono i loro interessi, esercitano la difesa dei loro diritti, affrontano i loro doveri e mediano rispetto alle loro differenze. Si afferma anche che la "governance" non é caratterizzata da strutture specifiche ma da una serie di procedure e pratiche che si distinguono dalle tradizionali forme di governo. Il termine governance, assume quindi la complessità dei modelli e la pluralistá degli agenti pubblici e privati che partecipano ai processi decisionali. Quest'ultima accezione sorge agli inizi degli anni '80 in un contesto di "crisi di governabilità" nel quale prende forza la spinta indirizzata a rafforzare l´universo delle interazioni fra stato e società mediante la promozione di meccanismi "orizzontali" di coordinazione fra i molteplici agenti sociali.
Nel contesto della riforma delle istituzioni dell'Unione Europea, Jérôme Vignon, funzionario della Commissione Europea - incaricato di redigere il Libro Bianco - afferma che la "governance" é "la governabilità più la fiducia". La legittimità democratica dei governanti, la partecipazione politica dei governati, la trasparenza nella gestione e l'articolazione orizzontale degli interessi ai diversi livelli amministrativi e tra i differenti agenti economici e sociali sembrano le componenti fondamentali di quest'idea olistica di governo. Per "governance" si intende una tecnica o un metodo di governo (sviluppato) per dare risposta alla menzionata crisi di governabilità.
Per la Commissione Europea "cinque sono i principi alla base della buona governance e dei cambiamenti proposti nel Libro bianco: apertura, partecipazione, responsabilità, efficacia, coerenza. Ciascuno di essi è essenziale al fine d'instaurare una governance più democratica. Tali principi costituiscono il fondamento della democrazia e del principio di legalità degli Stati membri, ma si applicano a tutti i livelli di governo: globale, europeo, nazionale, regionale e locale. Tratto da "La Governance Europea Libro Bianco-2001"
"Buon governo" é la traduzione (o sinonimo) che alcuni preferiscono applicare al termine "governance". La Banca Mondiale lo ha adottato, così come il Fondo Monetario Internazionale, agli inizi degli anni '90, in relazione alla "condizionalità politica" posta ai PVS rispetto agli aiuti allo sviluppo. In questi casi si applica l´equazione buono/cattivo governo = qualità della "governance", livello della "governance".
Si valutano le istituzioni pubbliche di un paese: grado di democratizzazione, rispetto dei diritti umani, efficacia dell'´amministrazione pubblica, controllo della corruzione, ecc.
Fonte: http://www.mmc2000.net/villaggioglobale/biblio/glo.htm#glo01

Green Public Procurement
Si tratta di un sistema che permette di introdurre criteri ambientali nelle procedure relative all’acquisto di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni.  Scopo ultimo del progetto è quello di spingere le imprese a produrre beni con migliori prestazioni ambientali, il che non può prescindere dall’ assumere il criterio fondamentale dell’eco-efficienza.

Greening delle attività umane
Le moderne tecnologie permettono di minimizzare l'impatto dei processi inquinanti, oltre che il riuso sistematico dei sottoprodotti. Un caso orizzontale che comporta scelta tra tecnologie a differente impatto è quello del "greening"delle diverse attività (produttive, di beni materiali, di servizi ed altre) che rientrano nel quadro generale dello sviluppo sostenibile.
Si ottiene con diversi approcci:
- uso ridotto delle risorse (materiali, energetiche)
- individuazione di nuove risorse meno inquinanti lungo tutto il ciclo del prodotto
- utilizzo dei sottoprodotti
- produzione ridotta dei rifiut5i
- riciclo
- nuovi processi prodotti
- aumento della produttività, dell'efficienza e dell'efficacia del sistema produttivo e dei prodotti
- sostituzione di beni materiali con beni immateriali
- funzionalizzazione dell'industria
- migliore organizzazione e delocalizzazione
- miniaturizzazione
- altri processi di dematerializzazione
- aumento dell'efficienza dell'uso dei prodotti (conservazione della neghentropia creata; aumento del valore delle risorse);
- attività che sfruttano i processi naturali invece di andar loro contro
- tecnologie che consentono di operare e vivere bene in ambiente (relativamente) sporco.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

GRI (Global reporting iniziative)
Il Global Reporting Iniziative è un impegno internazionale a lungo termine, la cui missione è sviluppare e diffondere linee guida ad uso volontario per la realizzazione di rapporti sugli aspetti economici, ambientali e sociali dell’attività dell’impresa.

Gruppo di esperti sull'ambiente urbano:
istituito dalla DG XI della Commissione europea nel 1991 per favorire l'inserimento di obiettivi ambientali nella pianificazione territoriale, lo sviluppo della dimensione ambientale urbana nella politica ambientale comunitaria e il miglioramento dell'ambiente urbano da parte della Comunità Europea.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm

H
Habitat
Dal latino "abitare", è il complesso delle condizioni ambientali in cui vive una particolare specie di animali o di piante, o anche il luogo ove si compie un singolo stadio del ciclo biologico di una specie. Indica quindi una unità strutturale identificabile come elemento di un ecotessuto o paesaggio.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

HDI (Human development index)
L'Indice di Sviluppo Umano (HDI) è costruito sulla base di tre indicatori a livello nazionale della speranza di vita, del grado di istruzione (istruzione degli adulti e iscrizioni alla scuola elementare-media-superiore), e della media del PIL pro capite (espresso in "dollari internazionali" vale a dire in termini di parità di potere d'acquisto- PPP$). Ad ognuno di questi tre fattori è dato peso uguale per il calcolo dell'indice HDI. La metodologia per la costruzione dell'indice e' cambiata tre volte tra il 1990 e il 1994, ma negli ultimi anni e' rimasta immutata.
Il valore dell'HDI, compreso tra 0 e 1, indica quanto ciascun Paese si e' avvicinato ai seguenti obiettivi:
a) Speranza di vita 85 anni
b) Accesso all'Istruzione per tutti
c) livello decente di reddito
Il valore teorico massimo dell'Indice (HDI = 1) significa che il Paese ha conseguito tutti gli obiettivi.
Le misure utilizzate per ciascuna variabile sono:
- La longevità misurata attraverso la speranza di vita alla nascita
- Il livello di istruzione misurato da una media ponderata di alfabetizzazione degli adulti (due-terzi) e il tasso di iscrizione alle scuole elementari-medie-superiori (un terzo)
- il livello di vita misurato attraverso la parità di potere di acquisto espresso in dollari USA (PPP$).
Fonte: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html

I
IBE (Indice biotico esteso)",
"Si basa sull'analisi della struttura della comunità di macroinvertebrati che colonizzano le differenti tipologie fluviali La presenza o assenza di determinati taxa permettono di qualificare il corso d'acqua. L'IBE è un indicatore per la descrizione dello stato ambientale delle acque interne assieme al LIM e al SECA. Il LIM (livello inquinamento da macrodescrittori) che è un valore che si ottiene sommando il 75° percentile per i parametri riportati in tabella 7 dell'All.1 al D.Lgs 152/99 ( Disposizioni sulla tutela delle acque e dall'inquinamento) individuando la colonna in cui ricade il risultato ottenuto. In tale modo si ottiene un livello di inquinamento per ciascun parametro e un suo punteggio Si ripete tale operazione per tutti i parametri della tabella e si sommano i punteggi ottenuti. SECA (Stato Ecologico dei Corsi d'Acqua)l'indice SECA è una classificazione dei corsi d'acqua effettuata incrociando i dati risultanti dai macrodescrittori del D.Lgs 152/99 con quelli dell'IBE.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Impatto Ambientale
Insieme degli effetti che un’opera (impianto industriale, centrale energetica, strada ecc.) produce sul territorio circostante, provocando alterazioni o perturbazioni di singole componenti dell’ambiente o del sistema ambientale complessivo. Per realizzare opere di grande portata è vincolante un giudizio preventivo sulla compatibilità ambientale, detto VIA.

Impatto visivo
L'impatto visivo può essere definito come il grado di percezione, da parte di un osservatore, di un insediamento industriale o abitativo o delle modifiche, in genere, apportate dall'intervento umano su un determinato territorio. Il grado di impatto visivo dipende da molteplici fattori, come la difficoltà del paesaggio preesistente ad accogliere i nuovi elementi, oppure, al contrario, la sua capacità di integrarli con essa.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Impianto fotovoltaico (impianto FV)
Impianto per la produzione di energia elettrica basato sulle celle fotovoltaiche. Gli impianti FV sono in genere classificati in base alle loro dimensioni, che vanno dai piccoli impianti ad uso diretto degli utilizzatori (ad esempio impianti residenziali, fino ad alcuni kW), alle grandi centrali fotovoltaiche (alcuni MW).
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Impresa sostenibile
Applicando il metodo SQM-Sustainable Quality Management(r), si può definire come "sostenibile" quell'impresa che è orientata a ricercare un'armonica integrazione tra le 10 basilari componenti dello sviluppo sostenibile
COSA sostenere?
l'integrazione delle tre dimensioni di sviluppo, cioè ambiente, economia e socio-cultura
PERCHE' sostenerlo?
per integrare le tre dimensioni di equità, cioè quella sociale, quella interlocale e quella intertemporale
COME sostenerlo?
attraverso l'integrazione di quattro principi organizzativi, cioè diversità, sussidiarietà, partnership / networking, partecipazione.
Fonte: http://www.provincia.arezzo.it/imprendere21/glossario/glo-impr-sost.xml.html

Impronta ecologica
È la superficie di territorio necessaria per sostenere una data economia e mantenere il suo standard di vita e di consumi; la sua valutazione permette di stimare il consumo di risorse e la necessità di assimilazione di rifiuti da parte di una determinata popolazione umana o di una certa economia e di esprimerle  in termini di superficie di territorio produttivo corrispondente. È stato largamente impiegato per illustrare in modo visivo e diretto l’insostenibilità della maggior parte dei sistemi socio-economici in rapporto alle dimensioni del loro territorio ed alla corrispondente capacità produttiva di risorse rinnovabili primarie, che rappresentano la base essenziale - anche se poco riconosciuta - dell’economia. In altri termini, l’impronta ecologica illustra in modo chiaro il debito che le società hanno nei confronti dell’ambiente.

In Situ
Intervento di risanamento ambientale con modalità di trattamento di un particolare materiale inquinato effettuato all'interno dell'area interessata, dalla quale è stato prelevato.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Incentivi e sussidi ambientali
Con l'espressione "incentivi ambientali" o "sussidi ambientali" si fa comunemente riferimento a quella parte di strumenti economici e finanziari di politica ambientale, a disposizione del decisore,per indurre gli operatori economici che causano emissioni inquinanti (generalmente appartenenti al sistema dei produttori e delle imprese) a adottare comportamenti rivolti alla riduzione delle stesse. I tipi di azione che, attraverso questo strumento il decisore innesca tra gli operatori, consistono, in pratica nella diminuzione delle quantità prodotte, nell'aumento del livello di abbattimento delle emissioni inquinanti, nell'adozione di tecnologie più pulite, nella riformulazione di processi produttivi e/o prodotti in un'ottica ambientalmente consapevole. Le categorie in cui è possibile articolare le diverse forme di incentivi sono: sussidi, aiuti finanziari, interventi sul mercato.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Incertezza
l'incertezza è il luogo naturale dei principi dialogici che mettono insieme assunti complementari o antagonisti (ad esempio, conservazione, rivoluzione, resistenza), consentono circolarità, iterazione e retroazione (vedi feedback), complementarietà, completezza, solidarietà, ecc. L'incertezza ha sostituito la certezza con la relatività del pensiero scientifico, orientandolo alla fuzzy logic (vedi), all'applicazione del principio di precauzione (vedi) ed all'integrazione fra diverse opzioni, discipline ed alternative, all'olismo (vedi). L'uso positivo dell'incertezza contribuisce a nutrire creatività ed innovazione tramite un processo continuo ed aperto di apprendimento che aumenta la consapevolezza dei limiti e delle responsabilità riguardo alle future generazioni (posterità). Tali concetti, tipici della cultura ambientalista, sono il ponte tra l'incertezza, come espressione del pensiero postmoderno, e l'incertezza che alimenta la sostenibilità. La sostenibilità è infatti un processo aperto, ricco di definizioni, approcci e metodi. Tale deve restare onde non ricadere nell'errore positivista della certezza di modelli di sviluppo da tramandare alle generazioni future, indebolendo le loro capacità di immaginazione, scoperta e creatività.
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Indicatore di rischio
Parametro che esprime la possibilità, per una data componente ambientale, di subire un danno o una modificazione.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Indicatore ed Indice
Un indicatore fornisce una misurazione quantitativa di un elemento ritenuto significativo nel monitoraggio e valutazione di un intervento. Un indicatore può essere:
· semplice, se fornisce informazioni basiche;
· indicatore derivato o indice, ottenuto da un rapporto tra due indicatori semplici;
· composto, ottenuto dalla somma ponderata di un numero di indicatori semplici o derivati.
Fonte: http://www.rete.toscana.it/sett/pta/strumenti/contare/

Indicatori ambientali
Sono parametri chimici e/o fisici ai quali si ricorre per la descrizione sintetica della sensibilità ambientale di un'area a particolari perturbazioni.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Indicatori Biologici
Una elementare definizione del concetto di indicatore resta quella di spia di una serie complessa di condizioni. (Biosensori). Organismo biologico, in genere semplice, caratterizzato da reazioni note a certe concentrazioni di specifici inquinanti e utilizzato, quindi, per monitoraggi della qualità dell'ambiente.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Indicatori di prestazione ambientale

In analogia con il sistema di contabilità economico-finanziaria, gli indicatori ambientali riclassificano e sintetizzano i dati sugli aspetti ambientali raccolti dal sistema informativo, per fornire un quadro immediato e rappresentativo della situazione aziendale in ambito ambientale, confrontabile con il contesto temporale e territoriale in cui l’impresa è inserita e con gli obiettivi che si è prefissata.

Indicatori di qualità, di quantità
i primi indicano quantità, ma sono relativi a misurare interventi, azioni, ecc. che qualificano gli interventi sul miglioramento della vivibilità dl una città, di un territorio. I secondi, sono prettamente numerici. L'uso d'entrambi, nella pratica amministrativa e scientifica, è in genere flessibile, e finalizzato a scopi, situazioni e contesti ben definiti.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm

Indicatori di sostenibilità
Gli indicatori di sviluppo sostenibile, per essere considerati tali, devono soddisfare quattro criteri specifici:
- rilevare eventuali cambiamenti in assetti importanti (ad esempio, risorse naturali, qualità delle acque)
- individuare fattori che potrebbero essere fonti di costi o benefici significativi per le generazioni presenti o future
- individuare qualsiasi problema che possa essere risolto sono in un determinato periodo di anni, decadi o secoli
- mettere in evidenza problemi specifici per i quali esistano dei livelli-soglia oltre i quali anche piccoli cambiamenti potrebbero essere causa di effetti irreversibili.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Indicatori e altri strumenti statistico-contabili di contabilità ambientale
Sono strumenti statistici in grado di fornire informazioni.
Il modello più diffuso è quello degli indicatori di pressione settoriale, o Determinanti-Pressione-Stato-Impatti-Risposte (DPSIR), elaborato dall'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico).
I Determinanti, a "monte" dell'intero processo possono essere identificati con le attività e i processi antropici che causano le pressioni. A "valle" delle pressioni sta invece lo Stato della natura, che subisce modificazioni in seguito alle sollecitazioni umane. Ciò comporta Impatti sul sistema antropico, cui la società reagisce con apposite Risposte, finalizzate a rimuovere sia gli Impatti che a modificare i Determinanti. Gli indicatori misurano in quantità fisiche gli elementi di questo ciclo di interazioni tra uomo e natura. Offrono informazioni utili per la definizione di politiche e per la.valutazione della loro efficacia. Confrontati con indicatori dei costi, forniscono informazioni sull'efficienza delle politiche stesse. La Commissione europea ha individuato una linea di azione denominata ESEPI (European System of Environmental Pressure Indices), per fornire una descrizione sintetica in termini fisici dei fenomeni causati dalle attività umane che sono all'origine dei problemi ambientali. Si tratta di determinare statisticamente tali pressioni per tema ambientale (dieci: inquinamento atmosferico, cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, ambiente marino e zone costiere, assottigliamento della fascia di ozono, esaurimento delle risorse naturali, dispersione di sostanze tossiche, ambiente urbano e rumore, rifiuti, inquinamento delle acque e risorse idriche) e per settore. Un gruppo di esperti dell'Ue ha quindi selezionato 10 indicatori per tema, da cui i 10 indicatori in sperimentazione anche in Italia (Torino, Ancona, Ferrara) per quanto riguarda l'ambiente urbano.
Altri indicatori, di tipo sintetico, sono stati elaborati da vari enti e associazioni a partire anche dalla possibilità di applicazione a realtà locali o al livello di significatività: Ecological footprint, Environmetal Space, Emergia, Total Material Requirement, Human Development Index, Environmental Sustainability Index.
Altri strumenti statistici di contabilità ambientale sono SERIEE e NAMEA.
Elaborato dall'Istituto di statistica europeo EUROSTAT, SERIEE (Système Européen de Rassemblement de l'Information Economique sur l'Environnement) é un sistema di conti satellite, i quali gravitano attorno alla contabilità nazionale o locale e rappresentano ciascuno un campo dell'economia che influisce sull'ambiente naturale. Di questo sistema fa parte l'EPEA (Environmental Protection Expenditure Account, Conto della Spesa per la Protezione dell'AMbiente), che riguarda la spesa per la protezione dell'ambiente, cioè per le attività il cui scopo principale è la prevenzione, la riduzione e l'eliminazione dell'inquinamento e di ogni altra causa di degrado ambientale.
NAMEA (National Accounts Matrix including Environmental Accounts) é stato ideato dall'Istituto di statistica olandese. Affianca in un'unica matrice conti economici tradizionali e conti ambientali, e raffigura l'interazione tra economia e ambiente a partire dalle attività economiche da cui tale interazione trae origine. Rappresenta la possibilità di confrontare dati monetari relativi alle attività produttive e di consumo con i dati fisici relativi alle pressioni sull'ambiente di tali attività.
Fonte: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html

Indice di sostenibilità ambientale (ESI -Environmental Sustainability Index)
L'Environmental Sustainability Index cerca di misurare i progressi verso la sostenibilita' in 122 paesi e si basa su di un set di 22 indicatori molto generali (tipo qualita' dell'acqua, riduzione dello stress degli ecosistemi, riduzione della pressione della popolazione ecc.) ciascuno dei quali combina da 2 a 6 variabili per un totale di 67 variabili (piu' specifiche come, ad esempio, la concentrazione di fosforo nelle acque, la percentuale di mammiferi minacciati, la percentuale nella copertura di foreste 1990-95, la mortalità sotto i 5 anni ecc.). Un alto valore di ESI corrisponde ad un positivo livello di sostenibilità ambientale.
Fonte: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html

Ingegneria Naturalistica
(environmental engineering o bio-engineering (vedi anche ecoingegneria o ecological engineering ) Disciplina tecnico-scientifica che studia le modalità di utilizzo, come materiali da costruzione, di piante viventi, loro parti o biocenosi vegetali, in abbinamento a materiali come pietrame, terra, legname, acciaio e più recentemente prodotti sintetici compatibili, con lo scopo di vitalizzare o rinaturalizzare il paesaggio già costruito.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Inquinamento
Alterazione dei parametri fisici, chimici e biologici propri di un ambiente, in stato di equilibrio, provocata dalle attività umane. L'inquinamento può riguardare il suolo, le acque e l'aria. Tra gli agenti inquinanti si distinguono: sostanze organiche, quali idrocarburi, clorofluorocarburi, il cui effetto dannoso è provocato da un accumulo anomalo; sostanze inorganiche, come metalli pesanti, amianto ed altre sostanze che esercitano un'azione tossica sull'uomo, gli animali, le piante o l'ambiente nel suo insieme; fonti sonore, come il traffico automobilistico o le attività produttive che provochino disturbi acustici; fonti di calore, come gli scarichi di acque a temperatura superiore a quella ambiente; fonti di radiazioni pericolose (ad esempio quelle ionizzanti) o anche di per se non dannose (ad esempio, la luce) o di incerto effetto (le onde elettromagnetiche). L'inquinamento può manifestarsi su scala locale, come avviene nella maggior parte dei casi, o globale, come succede nel caso delle emissioni inquinanti che provocano l'effetto serra o il buco nell'ozono. Dalla fine degli anni Sessanta, l'inquinamento rappresenta un'emergenza tenuta sotto osservazione specie nei paesi industrializzati: normative nazionali e internazionali tendono a prevenire le possibili forme e a porre rimedio ai suoi effetti. Importanti decisioni in tema di protezione ambientale sono state assunte dalla conferenza di Rio de Janeiro nel 1992 (UNCED e Agenda 21).
L'inquinamento è una alterazione dei cicli della materia e dei flussi dell'energia degli ecosistemi. In particolare, l'inquinamento atmosferico deriva dalla presenza nell'aria di sostanze, in concentrazioni superiori ad un minimo ritenuto innocuo, capaci di diminuire il benessere fisiologico dell'uomo, di provocare danni alla vegetazione, agli animali ed alle cose. L'inquinamento transfrontaliero è causato dalle emissioni di inquinanti che da una nazione si diffondono oltre i suoi confini.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Inquinamento indoor
Inquinamento atmosferico in ambienti interni, civili o industriali. Da un'analisi chimica dell'aria respirata in un ambiente chiuso è possibile rintracciare un gran numero di inquinanti. Alcuni vengono prodotti dal metabolismo umano, altri dall' utilizzo di apparecchi di combustione, dalla presenza di materiali da costruzione e/o arredi e dall'impiego di vernici, colle, detergenti e diluenti. Tutte queste costanze possono esplicare effetti nocivi sugli organismi, allorché siano raggiunte certe concentrazioni, portando a quella che viene definita come "sindrome dell'edificio malato" o ad alterazioni organiche. Negli ultimi anni sono aumentati gli studi tossicologici e di igiene industriale che cercano di valutare gli effetti dell'inquinamento indoor sulle persone.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Inquinante
Sostanza che, immessa nell'ambiente, può alterarne le caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche, con potenziale rischio per la salute umana e per l'ambiente stesso.
Fonte: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html

Inquinatore pagatore, principio dell'
Principio fondamentale della politica ambientale, elaborato nel 1972 all'interno dei Paesi dell'OECD e successivamente confluito nel principio 16 della Dichiarazione di Rio sullo Sviluppo e l'Ambiente (1992).
Secondo tale principio: "chi inquina paga", colui che inquina dovrebbe pagare l'intero costo dei danni ambientali causati dalla sua attività: ciò creerebbe un incentivo alla riduzione del danno ambientale. L'obiettivo è, quindi, quello di contenere i danni ambientali, facendo ricadere i loro costi su chi li ha causati.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

INTERREG III
Iniziativa comunitaria che mira a sviluppare, per il periodo di programmazione 2000-2006, la cooperazione transfrontaliera, transnazionale ed interregionale aiutando le zone di frontiera, interne ed esterne all'UE, a risolvere i problemi derivanti dalla loro posizione di relativo isolamento nel contesto nazionale e dell'intera Unione.
Fonte: http://www.federlazio.it/attivita/glossario.doc

Interventi ambientali
Insieme delle Politiche, dei Programmi e dei Progetti messi in atto dal decisore pubblico per il raggiungimento degli obiettivi ambientali.
Un indicatore fornisce una misurazione quantitativa di un elemento ritenuto significativo nel monitoraggio e valutazione di un intervento. Un indicatore può essere:
semplice, se fornisce informazioni basiche;
indicatore derivato o indice, ottenuto da un rapporto tra due indicatori semplici;
composto, ottenuto dalla somma ponderata di un numero di indicatori semplici o derivati.
Fonte: http://www.rete.toscana.it/sett/pta/strumenti/contare/

Investimenti ambientali
Sono gli investimenti destinati a prevenire, ridurre e riparare danni causati all'ambiente. Da questa categoria sono esclusi i costi sostenuti da un'impresa o da un ente pubblico in attuazione di obblighi di legge, ovvero destinati a adeguare i metodi di produzione ai fini della salvaguardia dell'ambiente.
Fonte: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html

IPCC
Organo intergovernativo sui cambiamenti climatici. Il ruolo di IPCC, su mandato delle Nazioni Unite attraverso le agenzie: WMO (World Meteorological Organization) ed UNEP (United Nations Environmental Program), è quello di fare il punto sulla situazione delle conoscenze scientifiche, tecniche e socioeconomiche che sono fondamentali per capire il clima ed i cambiamenti climatici indotti dalle attività umane. L'IPCC non conduce ricerche in proprio né effettua osservazioni sugli andamenti del clima ma si avvale della letteratura scientifica disponibile e di esperti che sulla base delle conoscenze acquisite effettuano analisi e valutazioni per le finalità di IPCC, che, come organo intergovernativo di consulenza scientifica, sono quelle di fornire, oltre al supporto scientifico richiesto ("special reports"), anche il quadro di riferimento scientifico e conoscitivo aggiornato ("assessment reports" con periodicità quinquennale) per l'attuazione delle convenzioni internazionali ONU e degli altri atti deliberati dalle Nazioni Unite inerenti i problemi, dei cambiamenti climatici e le relative interconnessioni o conseguenze con altri problemi ambientali e di sviluppo socioeconomico.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

IPP (Integrated Product Policy)

La politica ambientale di prodotto (Integrated Product Policy, IPP) è definita come: «una politica pubblica esplicitamente orientata a modificare e migliorare la prestazione ambientale dei sistemi di prodotto. Indirizzata al ciclo di vita di un prodotto nel suo complesso, la IPP si propone innanzitutto di evitare il trasferimento di un problema da uno stadio del ciclo di vita ad un altro o da un comparto ambientale ad un altro (ad es. dall'acqua all'aria o al suolo)».
Per implementare tale politica sono stati individuati alcuni strumenti che dovrebbero consentire il decollo e il consolidarsi di un mercato di prodotti ambientalmente favorevoli: tasse ed incentivi orientati al prodotto; accordi ambientali volontari tra imprese o tra imprese e amministrazioni locali; green procurement; applicare il principio della responsabilità estesa del produttore.

Ipoteca fiscale (Hypothecation)
Accantonare il denaro proveniente da una tassa per spenderlo direttamente in una misura compensativa del danno, piuttosto che considerarlo come una voce di entrata
Fonte: http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/Extra/00-EU-sustain-glossario.htm#Agenda Locale 21

Irreversibilità
Generalmente i fenomeni naturali non seguono un trend evolutivo lineare, ma sono caratterizzati da improvvise trasformazioni radicali nelle condizioni di partenza. Assieme a queste non linearità possono essere osservante anche delle "irreversibilità" di cui un esempio drammatico è costituito dall'estinzione di specie animali, ma anche da possibili catastrofi che possono venire provocate, ad esempio, dall'effetto serra - quando alcuni punti di non ritorno vengono superati e risulta quindi impossibile ripristinare la situazione iniziale. Questi due aspetti (non linearità ed irreversibilità) devono essere esplicitamente considerati in ambito analitico per anticipare ed evitare pericolose rotture di equilibrio.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

ISO
È l'International Organization for Standardization, vale a dire l'organismo mondiale che sovrintende alla normazione tecnica. Nel settembre del 1996 l'ISO ha pubblicato una serie di norme sulla gestione ambientale ed altre, relative alle procedure di valutazione del ciclo di vita, sono in preparazione. Questi standard costituiscono ormai il punto di riferimento internazionale più avanzato per le imprese che vogliano dotarsi di Sistemi di Gestione Ambientale per le proprie attività produttive. Molte imprese richiedono oggi la certificazione dei propri siti industriali ai sensi delle ISO 14000.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

ISO 14000 (International Standardization Organization)
L'International Standardisation Organisation è un'organizzazione non governativa che sviluppa standard internazionali per la definizione dei requisiti di prodotti, servizi, processi, materiali e sistemi. Dal settembre del 1996 l’ISO ha pubblicato una serie di norme sulla gestione ambientale delle organizzazioni.

ISO 9000
Norma internazionale sul sistema di qualità del prodotto. Si tratta di una famiglia di norme: di esse, tre (9001, 9002, 9003) riguardano le condizioni contrattuali ne rapporto tra fornitore e acquirente, una (9004) concerne i criteri di conduzione dell'azienda e la sua organizzazione interna per operare nell'ottica della qualità. Recepite dalla CEE come EN ISO 9000 e dall'Italia come UNI EN ISO 9000.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

J
Join implementation
Meccanismo flessibile previsto nel Protocollo di Kyoto che consiste nell'attuazione congiunta di progetti e programmi volti alla riduzione delle emissioni tra paesi facenti parte dell'Annesso I.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Joint venture (jv)
Impegno tra società, con obblighi e responsabilità non solidali, ma ripartiti pro quota, per la realizzazione di un progetto. E' utilizzato per affrontare progetti che comportano notevoli rischi o dove gli le competenze delle società sono complementari
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

L
Landfarming
Tecnica di bonifica biologica in situ. Consiste nell'effettuare ripetute operazioni agricole (aratura, fresatura, discatura, erpicatura, ecc.) atte a favorire l'esposizione del terreno all'ossigeno atmosferico e a fornire, mediante concimazione, le opportune sostanze nutrienti necessarie a sostenere l'attività batterica dei microrganismi naturalmente presenti o eventualmente inoculati. Tale tecnica permette la degradazione biologica aerobica degli eventuali inquinanti presenti nel terreno, principalmente degli idrocarburi).
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Lavorare in maniera interdisciplinare (Cross-disciplinary Working)
lavorare superando le competenze professionali attraverso il raggruppamento delle specialità tecniche in gruppi di lavoro multidisciplinari, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi.
Fonte: http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/Extra/00-EU-sustain-glossario.htm#Agenda Locale 21

LCA (Life Cycle Analysis)
È un metodo di valutazione dei carichi ambientali connessi con un prodotto, un processo o un’attività, attraverso l’identificazione e la quantificazione dell’energia, dei materiali usati e dei rifiuti rilasciati nell’ambiente,  per valutarne l‘impatto ambientale. La valutazione include l’intero ciclo di vita del prodotto, processo o attività, che comprende l’estrazione e il trattamento delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, la distribuzione, l’uso, il ri-uso, il riciclo e lo smaltimento finale.

LCC (Life Cycle Costing)
Analisi dei costi ambientali (interni ed esterni) legati al ciclo di vita di un prodotto/processo, che comprende tutti i costi ambientali, da quelli relativi alla fase di estrazione delle materie prime necessarie per la produzione del bene/servizio oggetto d’indagine fino a quelli legati all’utilizzo o alla fruizione da parte del consumatore e al post consumo (trattamento, recupero, riuso, riciclo).

LEADER PLUS
Iniziativa comunitaria che, rispetto alle precedenti esperienze Leader I (1991 - 1993) e Leader II (1994 - 1999), si propone di promuovere l'attuazione di strategie:
per lo sviluppo sostenibile integrato delle zone rurali di più alto profilo;
innovative;
che possano costituire un modello per altre zone rurali.
Fonte: http://www.federlazio.it/attivita/glossario.doc

Libro bianco
Raccolta di documenti pubblicati dalla Commissione che contengono proposte per azioni comunitarie in campi specifici. Spesso si riallacciano ai libri verdi il cui obiettivo è quello di lanciare un processo di consultazione a livello europeo.Sono stati pubblicati, ad esempio, libri bianchi sul perfezionamento del mercato interno, sulla crescita, sulla competitività e l'occupazione.
Fonte: http://europa.tiscali.it/opportunita/ue/200112/10/whatiswhat.html

Libro verde
Raccolta di documenti su argomenti specifici per stimolare la riflessione e lanciare la consultazione a livello europeo. Le consultazioni effettuate attraverso un libro verde possono portare alla pubblicazione di un libro bianco al fine di tradurre i frutti della riflessione in concrete misure di azione comunitaria.
Fonte: http://europa.tiscali.it/opportunita/ue/200112/10/whatiswhat.html

LIFE
LIFE è l’unico strumento che finanzia specificatamente lo sviluppo della politica ambientale della Comunità europea, come descritto nei vari programmi d’azione comunitari. Il nuovo regolamento LIFE III è stato pubblicato nel luglio 2000. Lo strumento finanziario LIFE è diviso in tre settori tematici: LIFE-Natura, LIFE-Ambiente e LIFE-Paesi terzi

LIMITI ALLO SVILUPPO
Limiti che la natura finita delle risorse e la capacità limitata di assorbire gli scarti e le emissioni impone all’industrializzazione e alla crescita demografica. Il termine è stato introdotto nel 1972 dal Rapporto del Club di Roma “I limiti della crescita”

LIMITI DELLA CRESCITA
L'essere umano si è sempre interrogato sui vincoli e sulle opportunità per lo sviluppo. Nella scienza economica esistono metodi sofisticati per ipotizzare fino a che punto si potrà spingere la crescita. Già nel 1914, Gray esaminò lo sfruttamento "ottimale" delle risorse esauribili. Ma sono gli anni '60 e '70 che evidenziano la preoccupazione su tale tema. Fecero scalpore le previsioni formulate da Meadows nel 1972 nel libro Limits to Growth.
Oggi si riconoscono alcune minacce basilari, ad esempio:
* deforestazione, erosione, desertificazione, perdita di fertilità della terra e distruzione dell'habitat;
* estinzioni delle specie, riduzione della diversità genetica, trasformazione dei cicli alimentari e minacce alla salute umana;
* cambiamento del clima, effetto serra, piogge acide, inquinamento dell'ambiente marino e riduzione delle risorse energetiche;
* crescita di consistenti squilibri demografici, di produzione e consumo: il 24% della popolazione mondiale, costituito dagli abitanti dei paesi industrializzati, consuma il 75% di combustibili fossili e più del 50% della produzione alimentare globale.
Fonte: http://www.provincia.arezzo.it/imprendere21/glossario/glo-limiti.xml.html

Livello di accettabilità
Massima concentrazione di una sostanza (o misura di un agente chimico, fisico o biologico) a cui l'individuo può essere esposto giornalmente attraverso l'aria, l'acqua e gli alimenti senza incorrere in un rischio apprezzabile per la salute. Si ottiene applicando delle opportune correzioni alla dose determinata sperimentalmente che non ha mostrato alcun effetto tossico, tenendo in considerazione il peso corporeo medio, il consumo medio giornaliero di uno specifico alimento o di acqua oppure di aria inspirata. Le opportune correzioni, così come le quantità fissate a livello internazionale, sono determinate e applicate nelle condizioni più conservative, al fine di proteggere l'uomo esposto.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE



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Data: 19 03 2024 - ora: 12:53