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IN EVIDENZA

L’ISPRA presenta il IX Rapporto “Qualità dell’ambiente urbano” frutto del lavoro coordinato e condiviso dall’intero Sistema Agenziale ARPA/APPA e della collaborazione con Enti e Istituti di livello nazionale. http://www.isprambiente.gov.it

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Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2013: I paesaggi della bellezza: dalla valorizzazione alla creatività. Visita le pagine al link: http://www.unesco.it/cni/index.php/news/275-settimana-ess-2013

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  [A] arpalazio.it Approfondimenti / Sostenibilità dalla M alla Q  
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Sostenibilità dalla M alla Q

M
Maia - Material Intensità Analysis (Analisi dell'intensità dei materiali)
E' un metodo per progettare prodotti e soprattutto servizi in modo da impiegare la più bassa intensità possibile di materiali per unità di servizio desiderata.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

MATERIAL FLOW ACCOUNTING (MFA)
Strumento di analisi che contabilizza in unità fisiche (tonnellate) tutti i flussi di sostanze, materie vergini, prodotti di base, rifiuti, emissioni atmosferiche e idriche relative ad un processo produttivo in un dato territorio.

Materie Prime Seconde (mps)
Sottoprodotti che possono essere riutilizzati, in luogo di altre materie prime, in processi produttivi. L'elenco di tali sostanze e dei processi nell'ambito dei quali possono essere riutilizzate è fissato con D.M. 5.9.94. Con l'emanazione del Decreto legislativo 5.9.97., n.22, le MPS rientrano nella categoria dei rifiuti destinati al riutilizzo.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Metabolismo
Flussi continui di energia e di sostanze nutrienti tra comunità vivente e non vivente dell'ecosistema. Tali flussi consentono al sistema naturale di mettere in moto dei meccanismi di equilibrio tra specie biotiche e abiotiche che vivono in un dato ambiente per soddisfare le richieste energetiche di ogni organismo.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Metodo di valutazione contingente
È uno dei metodi della valutazione monetaria diretta. Il metodo della valutazione contingente determina il valore economico delle risorse ambientali attraverso lo svolgimento di un sondaggio d’opinione, teso ad individuare la disponibilità a pagare o a richiedere una compensazione relativamente ad un determinato cambiamento ambientale da parte del campione di soggetti che viene coinvolto nell’indagine. Non esistendo un effettivo mercato di transazione dei beni ambientali, il metodo della valutazione contingente si basa sulla costruzione e la strutturazione di un ipotetico mercato di riferimento.

Metodo Olistico di Pensare ed Agire
questo metodo basato sull'olismo (vedi) riconosce l'importanza di avere una visione sistemica aperta, prendendo in considerazione le interrelazioni complesse ed opponendosi al determinismo riduzionista della complessità (vedi). Il metodo olistico permette la comprensione e la scoperta di nuovi margini di azione esistenti nei sistemi, dovuti alla loro capacità di auto-riprodursi ed auto-organizzarsi tramite catene di relazioni che trasformano le proprie componenti costitutive (autopoiesi). Tale metodo è adatto all'implementazione del concetto di sviluppo sostenibile perché permette l'abbandono di approcci settoriali a favore dell'integrazione delle dimensioni ambientali, socioculturali ed economiche, finalizzandole all'equità sociale, interlocale ed intertemporale (vedi) tramite la combinazione dei principi sistemici autopoietici della diversità, della sussidiarietà (vedi), del networking e partnership e della partecipazione.
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Microclima
E' il clima locale, quasi uniforme, di uno specifico sito o di un habitat, comparato con il clima dell'intera area di cui è parte Andamento medio degli elementi climatici negli strati dell'aria immediatamente a contatto con il suolo. Il microclima ha una importanza applicativa per lo studio e la soluzione di problemi quali la formazione delle nebbie, la diffusione degli inquinamenti atmosferici, lo sviluppo delle colture, l'insediamento dei complessi industriali e dei centri urbani. Il termine microclima viene usato talvolta con altri significati: si intende così per microclima il clima di una zona geografica, ristretta e ben delimitata (fondovalle, lago, territorio urbano) o di un ambiente ancora più ristretto, per esempio un tratto di spiaggia, una piazza, l'interno di una stanza e altro. Microclima viene definito anche il clima corrispondente allo strato d'aria un cui sviluppa una determinata associazione vegetale.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Microcredito
E' uno strumento di sviluppo economico, che permette alle persone in situazione di povertà ed emarginazione di aver accesso a servizi finanziari. Nei Paesi in via di sviluppo, milioni di famiglie vivono con il reddito delle loro piccole attività economiche rurali ed urbane, nell'ambito di quella che è stata definita come economia informale. La difficoltà di accedere al prestito bancario, a causa dell'inadeguatezza o assenza di garanzie reali e delle dimensioni delle microattività, ritenute troppo ridotte dalle banche tradizionali, non consente alle microimprese di svilupparsi o di liberarsi dai forti vincoli dell'usura.
Fonte: http://unimondo.oneworld.net/article/frontpage/281/4597

MIPS
La riduzione dell'inputs di materiali al sistema produzione-consumo finalizzato alla fornitura di servizi comprendenti prodotti realizzati con un'efficienza molto maggiore di quella attuale è un obiettivo significativo che può consentire di avviare il sistema economico verso un sostanziale equilibro con le risorse naturali di base e, quindi, ad un assetto ragionevolmente sostenibile nel futuro.
Per muoversi in modo coerente e coordinato è necessario disporre di un sistema di indicatori capaci di fornire informazioni corrette ai vari livelli del sistema decisionale. In questo caso è necessario sviluppare un sistema di indicatori relativo al prelievo di risorse naturali e al loro input nel sistema produzione-consumo, tenendo presente la necessità di disporre di parametri capaci di fornire indicazioni significative su tutti gli anelli della catena. E' la quantità totale di natura impiegata per realizzare un prodotto, espressa in chilogrammi. Il MIPS, è, cioè, la somma del peso del prodotto e del suo zaino ecologico. Secondo Schmidt-Bleek il MIPS dovrebbe diventare un'unità internazionale di valore ecologico, da affiancare al prezzo di ogni prodotto, o meglio ancora, di ogni servizio. I MPS indicano quanta natura un prodotto o un servizio sono costati, cioè il loro prezzo ambientale.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Misura di compensazione
Intervento di ripristino ambientale in una data area (ad esempio, creazione di un parco naturale) per compensare la perdita di valore ambientale causata dalla realizzazione di opere (ad esempio ferrovie) in un'altra area, più o meno vicina alla prima.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Misura di mitigazione
Accorgimento atto a ridurre o annullare i possibili effetti negativi o dannosi dovuti alla presenza di un’unità di processo sull’ambiente circostante. Più specificatamente, modifica tecnica o elemento tecnologico aggiuntivo (depuratore, filtro, misura di protezione ambientale) apportato al progetto iniziale per ridurre gli effetti negativi sull'ambiente.

Mobility manager/mobility management:
il mobility manager predispone i piani degli spostamenti casa-lavoro nelle aziende e negli enti pubblici con più di 300 dipendenti per unità locale, e nelle imprese con complessivamente oltre 800 dipendenti. I vari mobility managers si coordinano per elaborare un piano comune ed integrato (mobility management), per facilitare gli spostamenti dei lavoratori, con mezzi pubblici od alternativi alle automobili o ciclomotori, come il car-pool, il taxi collettivo, la bicicletta, ecc., per ridurre il numero dei veicoli circolanti, e quindi, l'inquinamento atmosferico, il rumore ed il consumo di petrolio e gas (risorse naturali non riproducibili).
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm

Modellazione di una Comunità (Community Profiling)
Calibrare la percezione dell'ambiente e delle necessità del pubblico in relazione a salute, servizi sociali e sviluppo della comunità.
Fonte: http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/Extra/00-EU-sustain-glossario.htm#Agenda Locale 21

Monitoraggio Ambientale
Controllo svolto attraverso la rilevazione e misurazione nel tempo di determinati parametri bio-fisici che caratterizzano l'ambiente.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

N
Natura
È l'insieme dei mondo esterno all'uomo ma che lo comprende per la sua dimensione biologica. L'idea di natura viene generata socialmente in contrapposizione all'uomo. Risorsa naturale è la natura vista attraverso il paradigma dello sviluppo. Con essa si intendono le materie prime che si trovano sulla Terra e che sono utili all'uomo o possono diventarlo a secondo delle circostanze economiche, sociali o tecnologiche. Attraverso la lente ecologica la lettura fa riferimento a valori diversi come il patrimonio genetico, la naturalità, i diritti delle generazioni future, il diritto alla vita di tutti gli esseri viventi, e su di essi vi fonda i principi della tutela.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Natura 2000
Nome che il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ha assegnato ad un sistema coordinato e coerente (una rete) di aree destinate alla conservazione della diversità biologica presente nel territorio dell'Unione stessa ed in particolare alla tutela di una serie di habitat e specie animali e vegetali indicati negli allegati 1 e 2 della Direttiva Habitat (92/43/CE) recepita in Italia attraverso il D.P.R. del 8 settembre 1997 n°357.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Naturali (prodotti)
Termine generico e spesso fuorviante che non trova riscontro nella normativa vigente, attribuito a prodotti che hanno un qualche legame con gli aspetti dietetici e salutistici dell'alimentazione.
Fonte: http://www.naturanetwork.it/u_gloss.asp

Neghentropia
L'entropia, come detto, rappresenta il saldo energetico negativo creato da un processo economico e va minimizzato: un obiettivo è allora quello di produrre la massima organizzazione con la minima produzione di entropia. Si assegna alla prima produzione (quella dell'organizzazione) la denominazione di "entropia negativa" o "neghentropia". E' evidente che se la neghentropia prodotta dura poco (perché si usura presto, perché è resa obsoleta da produzioni più valide ed efficaci, perché diventa fuori moda), allora questo rappresenta uno spreco delle risorse. Occorre dunque usare completamente la neghentropia prodotta non producendo più qualità (resistenza, durata) di quella necessaria e mettendo in opera processi di recupero delle parti ancora utili (riciclo, progettazione che contempla processi di de-manifattura e ri-manifattura).
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Networking e partnership
Networking è l'arte di tessere reti relazionali.
Partnership è la stretta collaborazione all'interno delle reti relazionali nelle quali viviamo; significa vera e propria associazione, laddove ci aggreghiamo come soci di un'iniziativa comune, con impegni e responsabilità tra noi condivise.
La partnership è quindi un fattore delle reti.
Le reti assicurano lo scambio di informazioni, esperienze, ed organizzano il mutuo supporto fra i componenti della rete stessa, i quali, aderendovi, sviluppano collaborazioni reciproche.
Le reti sono sistemi aperti e chi ne fa parte può entrarvi ed uscirne liberamente. Le reti sono in competizione fra di loro: si può infatti migrare verso networks più attrattivi e meglio confacenti alle esigenze di chi vi aderisce. Flessibilità ed orientamento verso i bisogni dei partecipanti sono dunque fondamentali per la stessa sopravvivenza delle reti.
L'enorme successo dell'utilizzo del concetto di network nella tecnologia dell'informazione, ed il contemporaneo suo grande accoglimento in tutte le tipologie di organizzazione, stanno producendo una profonda trasformazione delle società e delle culture di questo mondo.
Networking & Partnership sono le caratteristiche naturali dei sistemi ambientali (ecosistemi), ricchi di interdipendenze ed interazioni tra le loro componenti, esseri umani inclusi.
Fonte: http://www.provincia.arezzo.it/atanor/glossario/

Nicchia Ecologica
Concetto astratto che riunisce tutte le esigenze di un organismo o, in senso lato, di una specie, ovvero tutte le condizioni ambientali (temperatura, umidità, pH, salinità, ecc.) e le quantità delle risorse necessarie alla sua sopravvivenza. In breve, è l'insieme multidimensionale dello spazio fisico e del ruolo funzionale occupato da un organismo in un sistema ecologico. cioè il suo "mestiere" e la sua posizione nei gradienti dei fattori abiotici che caratterizzano l'ecosistema. Si possono quindi distinguere tre tipi di nicchie ecologiche, la nicchia spaziale o habitat, la nicchia trofica e la nicchia multidimensionale o di ipervolume.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Nox
Ossidi di azoto. Comprendono tutta la serie delle specie azotate (N2O, NO, NO2, N2O3, ecc.) che possono formarsi durante la combustione di composti contenenti azoto. Con la formula NOx si indicano generalmente il monossido di azoto (NO) e il biossido di azoto (NO2). Possono agire con altri gas e contribuire, come precursori, alla formazione degli ossidanti fotochimici, ad esempio l'ozono troposferico
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

O
OBIETTIVO AMBIENTALE (nel sistema di gestione ambientale)
È ciò che l’impresa si prefigge di ottenere in campo ambientale, con una descrizione il più possibile quantificata

Obiettivi 1, 2 e 3 (Fondi strutturali)

La riforma dei Fondi strutturali attuata con Agenda 2000 ha focalizzato l'intervento della politica regionale comunitaria sui problemi cruciali dello sviluppo. L'attuale regolamentazione prevede pertanto tre obiettivi prioritari in sostituzione dei sei obiettivi precedenti.
L'obiettivo 1 mira a promuovere la ripresa economica delle regioni in ritardo di sviluppo. Viene detto "regionalizzato" perché si applica a territori circoscritti in base a criteri statistici. Sono ammissibili all'aiuto solo le regioni il cui prodotto interno lordo pro capite è inferiore al 75% della media comunitaria. Rientrano in questo obiettivo anche le sette regioni "ultraperiferiche", le regioni svedesi e finlandesi a bassissima densità di popolazione, nonché l'Irlanda del Nord. Nel complesso l'obiettivo 1 concerne all'incirca 60 regioni di 13 Stati membri. È altresì previsto un sostegno transitorio di sette anni per le regioni che erano ammissibili all'obiettivo 1 tra il 1994 e il 1999, nonché una riserva di efficacia ed efficienza per le regioni più virtuose. L'obiettivo 1 riceve il 70% degli stanziamenti dei fondi strutturali (ossia 137 miliardi di euro per sette anni). Tutti i fondi strutturali (FESR, FSE, FEAOG-Orientamento, SFOP) contribuiscono al finanziamento. I settori di intervento prioritari sono: le infrastrutture di base, la valorizzazione delle risorse umane, gli investimenti nella ricerca, l'innovazione e la società dell'informazione.
L'obiettivo 2 mira a sostenere la riconversione economica e sociale delle regioni con difficoltà strutturali. Si tratta anche in questo caso di un obiettivo regionalizzato: le zone ammissibili all'aiuto sono delimitate sia tenendo conto di percentuali massime della popolazione nazionale e europea (18% della popolazione dell'Unione) che di specifici criteri socioeconomici. Quattro sono le categorie di zone ammissibili: le zone in fase di mutamento socioeconomico nei settori dell'industria e dei servizi, le zone rurali in declino, le zone urbane in difficoltà e le zone dipendenti dalla pesca che si trovano in una situazione di crisi. Dato che l'intero territorio di Grecia, Irlanda e Portogallo è ammissibile all'obiettivo 1, questi tre Stati membri non beneficiano dell'obiettivo 2. Un sostegno transitorio è previsto per le regioni che erano ammissibili all'obiettivo 2 e 5b nel periodo 1994-1999. Per l'obiettivo 2 è previsto uno stanziamento di 22,5 miliardi di euro per sette anni (11,5% del totale degli stanziamenti) a carico del FESR e del FSE.
L'obiettivo 3 mira a sostenere l'adeguamento e la modernizzazione delle politiche e dei sistemi di istruzione, di formazione e di occupazione. Questo obiettivo costituisce il quadro di riferimento dell'insieme delle misure adottate ai sensi del nuovo titolo sull'occupazione introdotto dal trattato di Amsterdam e della strategia europea elaborata su tale base. L'obiettivo 3 non è regionalizzato: tutte le regioni che non rientrano nell'obiettivo 1 sono ammissibili all'aiuto. È previsto uno stanziamento di 24,05 miliardi di euro per sette anni (12,3% del totale) a carico esclusivamente dell'FSE.
L'evoluzione degli obiettivi 1, 2 e 3 oltre il 2006 dipenderà dalle valutazioni future del loro impatto sulla coesione economica e sociale, nonché dalle conclusioni del dibattito sull'avvenire della politica regionale dopo il 2006 nella prospettiva dell'allargamento dell'Unione ai paesi dell'Europa centrale e orientale.
Fonte: http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/cig/g4000.htm

Olismo
teoria che sottolinea l'importanza di considerare un sistema come totalità (dal greco "holos", tutto intero), riconoscendo il valore di maggiore completezza e coerenza rispetto alla somma delle parti che lo compongono. Quindi, un sistema va percepito globalmente, nelle sue relazioni con altri sistemi (vedi anche: ecosistema).
"Copiata" dalla medicina naturale, è l'etichetta che caratterizza una pratica progettuale ispirata al rispetto dell'uomo in quanto mente, psiche e spirito, ma anche al rispetto dell'armonia planetaria e del genius loci, ovvero le caratteristiche del luogo dove si costruisce.
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm e http://www.agricolturabiologicaitaliana.it/

Omeostasi
un concetto chiave degli ecosistemi, dove questi tendono a mantenere praticamente stabile il sistema generale, pur con forti variazioni a livello di elementi (cambiamento nella stabilità).
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm

Organismi geneticamente modificati (OGM)
Gli OGM sono organismi il cui materiale genetico (DNA) non è stato modificato dalla moltiplicazione e/o ricombinazione naturale bensì attraverso l'introduzione di un gene modificato o di un gene di un'altra varietà o specie.
La legislazione comunitaria tratta gli OGM dall'inizio degli anni 1990. L'azione dell'Unione mira a proteggere la salute umana e l'ambiente pur rispettando le regole del mercato unificato. L'Unione ha legiferato in materia di uso, diffusione, immissione sul mercato e tracciabilità degli OGM ed ha anche adottato misure per attuare le disposizioni relative ai movimenti transfrontalieri degli OGM del Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza.
La Commissione europea si interroga sulla moratoria di fatto introdotta nel 1999 dagli Stati membri sulla commercializzazione e la produzione di OGM nell'Unione e sta esaminando la possibilità di autorizzare nuovamente gli OGM, nel rispetto del principio di precauzione, per non penalizzare l'industria, l'agricoltura e la ricerca europea.
Fonte: http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/cig/g4000.htm

Organizzazioni comuni dei mercati agricoli (OCM)
Le organizzazioni comuni di mercato (OCM) sono disposizioni stabilite a livello comunitario che disciplinano la produzione e gli scambi dei prodotti agricoli di tutti gli Stati membri dell'Unione europea. Da quando è stata istituita la politica agricola comune (PAC), esse hanno progressivamente sostituito le organizzazioni nazionali di mercato nei settori in cui era necessario. Le organizzazioni comuni di mercato si prefiggono innanzitutto di realizzare gli obiettivi della PAC, in particolare stabilizzare i mercati, garantire un equo tenore di vita agli agricoltori e aumentare la produttività dell'agricoltura.
Fonte: http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/cig/g4000.htm

Orientatori (si veda anche Indicatori)
Gli orientatori sono agenti di cambiamento, creano nuovi valori e nuove visioni del futuro, aprono opzioni per decidere nuove modalità comportamentali (stili di vita, lavoro e consumo).
Gli orientatori aprono prospettive e possono anch'essi cambiare nel tempo. Sono come occhiali, lenti che servono ad anticipare, creare e osservare percorsi individuali e collettivi.
Gli orientatori servono a facilitare una visuale complessa, rompendo spesso quella che sembra essere l'immediata realtà (vedi backcasting), ossia la consueta percezione di essa.
Gli orientatori influenzano la scelta e la definizione (costruzione) degli indicatori più appropriati per monitorare e verificare il percorso consapevolmente scelto. Ci sono momenti in cui scoppia un conflitto tra orientatori ed indicatori. Ciò avviene quando l'indicatore è diventato il garante di modelli di vita concepiti secondo valori divenuti ormai convenzionali e conformisti (vedi cambiamento paradigmatico).
Fonte: http://www.provincia.arezzo.it/imprendere21/glossario/glo-orienta.xml.html

Overlapping
Sistema di valutazione dell'impatto ambientale, mediante sovrapposizione di diverse carte tematiche relative ad un dato territorio (ad esempio, carta dell'uso del suolo, più carta delle deposizioni al suolo degli inquinanti atmosferici).
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

P
PAC
Politica Agricola Comune. Insieme delle Politiche attuate per il sostegno e lo sviluppo delle attività agricole nella UE.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Paesaggio
Insieme di elementi biotici e abiotici, naturalistici e antropici, considerati da un punto di vista percettivo ed estetico. Comprende la generalità dei beni ambientali. Spesso erroneamente confuso con panorama o percezione visiva. Definibile come sistema di ecosistemi, in cui si possono distinguere sottosistemi detti ecotessuti.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Parametro Ambientale
Grandezza convenzionale che misura il valore assunto da una data variabile ambientale (ad esempio, la concentrazione di ossigeno nell'acqua, la sua percentuale di saturazione, il livello sonoro espresso in decibel, il traffico orario, ecc.).Insieme delle caratteristiche fisiche, chimiche e del substrato, che determinano la fisionomia di un determinato ambiente o biotopo, creando specifici riflessi per l'instaurarsi delle biocenosi.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Parchi eco-industriali
Diffusi negli Stati Uniti d'America, questi parchi stanno acquistando importanza anche in Europa ed in altre parti del mondo. Si tratta di aggregazioni territoriali di imprese (chiamate eco-industrial parks, eco-parks, industrial ecosystems, zero emissions zones, industrial symbiosis) molto vicine al concetto italiano di aree di insediamento artigianale ed industriale, sino a giungere a quello dei distretti industriali (si veda Arezzo, Prato, S. Croce, Poggibonsi, etc.). Con una fondamentale differenza, però: quella dell'eco-efficienza.
Il parco eco-industriale è basato sull'analisi dei cicli produttivi delle singole imprese in modo da creare una simbiosi, cioè una stretta interdipendenza tra esse, per regolare, controllare e minimizzare il flusso di materie prime, materiali, semi prodotti, prodotti finiti, scarti, energia, informazione, etc. Molti servizi sono messi in comune, sulla base di accordi volontari: marketing, logistica, informazione, trasporti, ambiente, salute, etc.
Le strategie sono finalizzate ad abbassare i costi aziendali lungo tutto il ciclo di produzione, tramite la messa in rete di risorse tecniche, tecnologiche, umane e naturali, al fine di ridurre al minimo emissioni, scarti e rifiuti, impiego di energia, acqua, suolo, etc. Il ciclo si chiude, così, a livello territoriale, dato che quanto non è riciclabile o riutilizzabile da un'impresa diventa materia prima o semilavorato per altre. Spesso, proprio per chiudere il suddetto ciclo, sono create nuove attività in settori diversi, aumentando innovazione e diversificazione imprenditoriale con positivi impatti occupazionali.
Fonte: http://www.provincia.arezzo.it/imprendere21/glossario/glo-parchi-eco.xml.html

Parchi Urbani
aree verdi urbane costruite per uso pubblico, sia con valenza mono o polifunzionale, che con finalità ornamentali. Essi sono in rapporto con strutture urbane diverse (strade, piazze, edifici pubblici, ecc.) sono ben identificati e in genere recintati. Possono essere a loro volta classificati in base al carattere o funzione prevalente: parchi storico - architettonici, orti botanici, parchi ricreativi - culturali e parchi sportivi.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Parco
Area protetta destinata a conservare (a fini scientifici e culturali, ma anche ricreativi) aspetti naturalistici di particolare interesse (Paesaggio) e specie selvatiche animali e vegetali, in ambienti tipici di una data regione. La salvaguardia di questo patrimonio naturale avviene mediante leggi che ne impediscono ogni forma di distruzione o di alterazione.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Partecipazione
i progetti dell'Agenda 21 a livello locale vengono sviluppati in collaborazione con tutti i settori delle rispettive collettività: cittadini, attività economiche, gruppi di interesse, amministratori locali. La responsabilità dell'attuazione del progetto va condivisa e riconosciuta tra tutti i settori della comunità, e si basa sulla cooperazione fra tutti gli attori interessati e sull'accesso alle informazioni. La partecipazione si attua creando percorsi, spazi e momenti, in cui tutti i cittadini, secondo l'entità degli obiettivi, possano essere consultati operativamente (non in maniera occasionale, ma in una serie d'incontri, riunioni) nella formazione di programmi, progetti od iniziative da parte delle Amministrazioni Locali. Le decisioni non vengono imposte ma condivise.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm

Percezione
si riferisce a come i cittadini, o più in generale le persone, valutano secondo il proprio sentire le condizioni ambientali, la qualità della fruizione dei servizi e dei rapporti interpersonali, ecc.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm

Permessi di inquinamento negoziabili
I permessi di inquinamento nascono dall'esigenza di sanare un fenomeno di fallimento del mercato dovuto alla presenza di esternalità collegate all'attività economica: attribuiti a J.H. Dales, hanno trovato la prima applicazione pratica negli Stati Uniti nel 1968. L'idea è quella di scambiare, come un qualunque bene su un mercato tradizionale, "porzioni" di inquinamento ammissibili in una data area. L'operatore pubblico, una volta definito un livello accettabile di inquinamento e, sulla base di tale livello, definita la quantità di diritti di inquinamento che possono essere scambiati, distribuisce tali diritti agli operatori economici e lascia che questi ultimi esprimano le proprie preferenze in modo da definirne il prezzo. Spesso, l'allocazione iniziale di permessi tra le diverse aziende avviene sulla base delle emissioni inquinanti passate. Una volta acquisiti i permessi, l'impresa dispone di un diritto ad inquinare nella misura definita dal numero di permessi di cui è in possesso. Qualora l'impresa riesca, ad esempio grazie alla tecnologia, ad inquinare meno del livello consentito dai permessi, può cedere la parte in eccesso ad altre imprese, ossia negoziarli secondo un calcolo di convenienza economica. Tale cessione di permessi può avvenire internamente alla stessa azienda, oppure anche all'esterno.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

PI ( Progetti Integrati)
E' inteso un complesso di azioni strettamente coerenti e collegate tra di loro che convergono verso un comune obiettivo di sviluppo in contesti territoriali definiti.
Possono essere:
concentrati (investimenti in luoghi cruciali per lo sviluppo quali ad esempio i distretti);
di filiera/cluster/settore (per uno sviluppo produttivo integrato su un territorio diffuso);
infrastrutturali (insieme di operazioni infrastrutturali per la realizzazione di sistemi a rete).
Fonte: http://www.federlazio.it/attivita/glossario.doc

Pianificazione Ambientale
è un potente strumento di ottimizzazione del rapporto uomo - ambiente nella prospettiva di una più lunga gestione del territorio (sostenibilità). Ed è correlata alla salvaguardia ed alla produzione di valori territoriali.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Pianificazione per costo minore (Least Cost Planning)
Un approccio per cui un servizio pubblico fornisce e fa pagare per un servizio fornito al consumatore, per esempio il riscaldamento o l'illuminazione di una stanza, piuttosto che per unità di energia impiegata. Questo motiva il servizio pubblico a fornire il livello di servizio richiesto utilizzando la minor quantità possibile di risorse naturali e di energia, pur garantendosi di produrre ancora profitti.
Fonte: http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/Extra/00-EU-sustain-glossario.htm#Agenda Locale 21

Piano ambientale
strumento urbanistico che assicura la produzione e riproduzione delle essenziali risorse naturali, come pure la conservazione dei beni e valori presenti sul territorio.
Fonte: http://www.corpoforestale.it/Areeprotette/materiale/glossario_a.html

Piano d'Azione Locale (PAL)
Rappresenta il momento centrale dell’Agenda 21 Locale e prevede: la definizione e l’articolazione dei settori di intervento e degli obiettivi generali di settore, l’individuazione dei settori di attività (driving forces) e dei fattori di pressione significativi, la predisposizione di scenari di previsione sull’evoluzione tendenziale della situazione, la definizione di obiettivi specifici (target) per le componenti ambientali e i fattori di pressione significativi, la quantificazione delle risorse economiche e delle responsabilità

Piano di bacino

Rappresenta uno strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale vengono programmate e pianificate le azioni e le norme d’uso al fine della conservazione, difesa e valorizzazione del suolo e delle acque a partire dalle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio oggetto del piano.

Piano di risanamento acustico
Strumento di pianificazione che definisce le politiche e i criteri di risanamento dei livelli di rumore presenti in aree del territorio critiche dal punto di vista acustico.

Piano energetico
Strumento di programmazione per i comuni superiori a 50.000 abitanti avente lo scopo di favorire un utilizzo razionale dell’energia facilita il risparmio energetico e sviluppare le fonti rinnovabili

Piano Esecutivo di Gestione (PEG)
E' un documento approvato dalla Giunta dell'Ente all'inizio dell'esercizio. E' lo strumento operativo attraverso il quale vengono tradotti gli indirizzi e i programmi dell'ente pubblico in obiettivi specifici, per ciascuno dei quali vengono specificati le dotazioni finanziarie e i singoli dirigenti responsabili dell'attuazione. Previsto dall'articolo 169 del decreto legislativo 267 del 2000, ha la finalità di assicurare un maggior grado di specializzazione agli stanziamenti di bilancio, per favorire il monitoraggio dei risultati e l'attività di controllo. Esso opera, infatti, una disaggregazione del bilancio, scomponendo le risorse in capitoli, i servizi in centri di costo e gli interventi in capitoli.
L'adozione del PEG è obbligatoria per gli enti locali con popolazione superiore a 15 mila abitanti e facoltativa per gli enti locali con popolazione inferiore a 15 mila abitanti e per le Comunità montane.
Fonte: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html

PIL, PIL verde
Il PIL (Prodotto Interno Lordo) è il valore della produzione totale di beni e servizi dell'economia di un paese all'interno del territorio nazionale: in tale indice il peso del degrado ambientale causato dalle attività umane non è conteggiato, anzi, le spese per la difesa dell'ambiente sono, di fatto, conteggiate tra i fattori positivi. Il "PIL verde", che dovrebbe correggere tale impostazione sottraendo al PIL il "peso" dei danni ambientali, è un progetto ancora lontano dalla sua concreta realizzazione.

Piogge acide
Aumento dell'acidità (diminuzione del pH) delle precipitazioni meteorologiche causato dall'aumento delle emissioni di SOx e di NOx
Fonte: http://www.enel.it/ambiente/e_nergy/s_glossario_it.shtm#sv

Politica ambientale (nel sistema di gestione ambientale)
Documento fondamentale che testimonia l’impegno del vertice dell’organizzazione aziendale a considerare la tutela dell’ambiente un elemento costitutivo della propria missione aziendale. La politica ambientale deve essere stabilita per iscritto e stabilmente riesaminata ed eventualmente corretta, comunicata al personale dipendente e resa disponibile al pubblico

Politica ambientale dell'Unione europea
La politica ambientale della Comunità concerne la salvaguardia, la tutela e il miglioramento della qualità dell'ambiente, nonché la protezione della salute umana; l'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali; la promozione, sul piano internazionale, di misure destinate a risolvere i problemi dell'ambiente a livello regionale e mondiale (articolo 174, ex articolo 130 R del trattato CE).
In sede di elaborazione, la politica ambientale è soggetta a diverse procedure decisionali a seconda dei settori cui si applicano le disposizioni da adottare. Per conseguire gli obiettivi di cui sopra, il Consiglio:
statuisce all'unanimità, previa consultazione (parere semplice) del Parlamento europeo, del Comitato economico e sociale europeo e del Comitato delle regioni, quando si tratta di disposizioni di natura fiscale o misure concernenti l'assetto del territorio, la destinazione dei suoli (ad eccezione della gestione dei rifiuti e delle misure di carattere generale), ovvero misure che possono incidere sensibilmente sulla scelta di uno Stato membro tra diverse fonti energetiche (articolo 175, paragrafo 2);
statuisce conformemente alla procedura di co-decisione, previa consultazione del Comitato economico e sociale europeo e del Comitato delle regioni, nel caso dell'adozione di programmi di azione a carattere generale che stabiliscono gli obiettivi prioritari.
Il trattato di Amsterdam ha inserito la nozione di "sviluppo sostenibile" tra gli obiettivi dell'Unione europea ed è stata rafforzata l'integrazione della tutela dell'ambiente nelle altre politiche comunitarie soprattutto nell'ambito del mercato interno (articoli 2 e 6 del trattato CE).
È stata rafforzata la possibilità di uno Stato membro di applicare norme più rigorose rispetto a quelle armonizzate. Tali norme più rigorose devono essere compatibili con il trattato e devono essere comunicate alla Commissione.
La politica ambientale è fondata sui principi di precauzione e di azione preventiva, correzione alla fonte e sul principio "chi inquina paga"
Fonte: http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/cig/g4000.htm

Pressione
Il risultato dell'esercizio di attività antropiche sull'ambiente.
Fonte: http://www.rete.toscana.it/sett/pta/strumenti/contare/

Prevenzione
L'insieme di disposizioni e misure previste e adottate in tutte le fasi dell'attività produttiva, per evitare o diminuire i rischi per la salute dei lavoratori e della popolazione e per l'ambiente.
Fonte: Glossario per lo sviluppo sostenibile, prog LIFE ENV/IT/000032.CE

Principi contabili, Principi contabili ambientali
I principi contabili hanno la funzione di integrare e interpretare le norme di legge per la redazione dei bilanci di esercizio.
Sono le regole da rispettare nell'arco dell'iter che porta alla formazione del bilancio di esercizio: dalla rilevazione in contabilità di ogni operazione di gestione, alla fase di chiusura che porta alla stesura dello stato patrimoniale e del conto economico, fino alla valutazione delle singole voci (attività e passività) che caratterizzano il patrimonio aziendale. Le fonti dei principi contabili sono la legislazione oppure la pratica di generale accettazione.
Gli enti locali deliberano annualmente il bilancio di previsione finanziario osservando i principi di unità, annualità, universalità ed integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità.
In Italia, i principi contabili, riconosciuti anche dalla Consob, sono quelli emanati dall'apposita Commissione nazionale istituita dai Consigli nazionali dei Dottori commercialisti e dei Ragionieri. I principi nazionali sono elaborati tenendo sempre in considerazione i principi internazionali emanati dallo Iasc con i quali, in linea di massima, non esistono divergenze significative.
Fonte: http://www.ecoeconomisti.it/ecoglossario.html

Principio delle 3R
Il principio delle 3R si basa sulla sequenza di: Risparmio, Riutilizzazione e Riciclo.
Risparmio significa ridurre il consumo di materie prime, materiali di produzione, semilavorati, energia, etc. Questa è la prima regola per un efficienza ambientale (anche detta eco-efficienza).
La seconda regola è Riutilizzare. Riutilizzazione significa utilizzare un bene e un prodotto più volte fino a che non si sono esaurite le sue funzioni (ad esempio, un vestito, le componenti d i un computer o di una automobile, una bottiglia, etc.).
La terza regola è riciclare. Riciclo significa usare quanto resta di un bene, un prodotto, di un ciclo di produzione (i cosiddetti scarti) per trasformarlo in nuova materia prima. Da questo processo ha origine il termine di materia prima seconda, proprio perché è costituita da risorse che derivano (quindi, sono secondarie) da materie prime già utilizzate in altri beni prodotti, etc.
Solo quanto non è possibile trattare con l'impiego di tutte e tre le "R" (risparmio, riutilizzazione, riciclo) può andare all'inceneritore per diventare fonte di energia secondaria (per le città, le campagne e l'industria).
Fonte: http://www.provincia.arezzo.it/imprendere21/glossario/glo-3R.xml.html

Principio di precauzione
Assunzione di cautela nel realizzare interventi, nell'approvare progetti, nello sperimentare nuove terapie, ecc., se non è esclusa la probabilità di effetti dannosi all'uomo ed all'ambiente; in questi casi si procrastina nel tempo la loro realizzazione, fino all'eliminazione dei dubbi o degli effetti, stimolando contemporaneamente la soluzione di scelte alternative.
La Commissione europea ha adottato il 2 febbraio 2000 una comunicazione sul "ricorso al principio di precauzione" nella quale definisce tale concetto e spiega come intende applicarlo.
In questo documento la Commissione precisa in quali casi si applica tale principio:
- i casi in cui i dati scientifici sono insufficienti, poco conclusivi o non certi;
- i casi in cui da una valutazione scientifica previa emerge che si possono ragionevolmente temere effetti potenzialmente pericolosi per l'ambiente e la salute umana, animale o vegetale.
In questi due casi, i rischi sono incompatibili con il livello di protezione elevato perseguito dall'Unione europea.
Questa comunicazione enuncia anche le tre regole cui attenersi per far sì che il principio di precauzione sia rispettato:
- una valutazione scientifica completa condotta da un'autorità indipendente per determinare il grado d'incertezza scientifica;
- una valutazione dei rischi e delle conseguenze in mancanza di un'azione europea;
- la partecipazione, nella massima trasparenza, di tutte le parti interessate allo studio delle azioni eventuali.
Inoltre, la Commissione rammenta che le misure risultanti dal ricorso al principio di precauzione possono configurarsi in una decisione di agire o di non agire. Questa decisione è funzionale al livello di rischio ritenuto "accettabile.
Fonte: http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/cig/g4000.htm e http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm

Principio di Residualità (Residuality Principle)
La controparte del principio di sussidiarietà, che stabilisce che ove un livello di governo non è capace o non vuole intarprendere una idonea iniziativa, gli altri livelli di governo hanno la responsabilità di cercare di colmare la lacuna.
Fonte: http://www.geocities.com/Athens/Agora/5311/GIURIDICA/Extra/00-EU-sustain-glossario.htm#Agenda Locale 21

Problem Solving
letteralmente significa soluzione del problemi. Componenti centrali del processo di problem solving sono:
- acquisizione della capacità di visione d'insieme, per cogliere i collegamenti e le interdipendenze tra le parti - componenti del fenomeno indagato;
- predisposizione di un metodo - di analisi, distinguendo tra aspetti e tecniche conosciute e non, ai fini di acquisire nuova conoscenza;
- apprendimento ed impiego di nuovi modi di pensare e determinazione della metodologia di analisi;
- raccolta di informazioni finalizzate alla suddetta metodologia;
- sintesi delle informazioni in modo da renderle facilmente percepibili ai fini della creazione di semplici scenari di riferimento alternativi;
- confronto tra scenari di soluzione, impiegando tecniche creative ed intuitive;
- formulazione dello scenario di riferimento, identificando gli orientatori che supportano il cambiamento;
- traduzione dello scenario in risultati aspettati ed indicatori di misurazione;
- sperimentazione e valutazione dei risultati.
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Procedura (nel sistema di gestione ambientale)
Documento che definisce le modalità di svolgimento di attività previste dal sistema di gestione, in termini di istruzioni gestionali e operative e delle relative responsabilità di attuazione.

Processo d'attuazione
la realizzazione graduale di programmi, progetti, iniziative, o di un'Agenda 21, che viene gestita nel tempo in maniera elastica, con le opportune modifiche ed adeguamenti, con il coinvolgimento degli attori, di parte pubblica, privata e sociale.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm

Prodotti Transgenici
Si tratta di prodotti che contengono o provengono da organismi geneticamente modificati (OGM), ovvero organismi il cui materiale genetico (DNA) è stato modificato in modo diverso da quanto si verifica in natura.
Hanno avuto larga diffusione nel settore alimentare dove vengono anche indicati come "alimenti transgenici" o "alimenti biotecnologici", in quanto ottenuti per trasferimento di geni estranei di qualunque provenienza nel seme di un vegetale o nella cellula uovo fecondata di un animale, utilizzando le moderne tecniche di biologia molecolare tra le quali soprattutto quelle di ingegneria genetica.
Verso tali moderni e nuovi prodotti alimentari il consumatore è istintivamente diffidente perché non gradisce l'idea che la natura venga artificialmente alterata e indirizzata verso produzioni che pur possono presentare convincenti vantaggi sul piano della qualità e/o della resa produttiva.
Fonte: http://www.provincia.arezzo.it/atanor/glossario/

Progettazione partecipata
elaborazione di progetti con il coinvolgimento paritario di utenti o attori, attraverso spazi e momenti di elaborazione, con i referenti tecnici e/o amministrativi delle Amministrazioni Pubbliche.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm

Programma ambientale (nel sistema di gestione ambientale)
Una descrizione degli obiettivi e delle attività specifici dell’impresa concernenti una migliore protezione dell’ambiente

Progresso
il concetto di progresso è legato alla visione della storia come percezione della manifestazione e dello sviluppo delle azioni umane. Sembra oggi più evidente, rispetto alle età precedenti, che il processo storico debba essere visto come una serie frammentata e discontinua di eventi legati non per necessità, ma per casualità e coincidenze, piuttosto che un susseguirsi continuo, lineare e monotono di eventi consecutivi. Questa nuova visione è chiaramente influenzata da almeno tre elementi chiave: il fallimento della scienza nel creare una sorta di utopia morale valida per tutta l'umanità; l'emergere del dubbio; l'improvvisa esplosione della dimensione ambientale.
Fonte: http://www.srseuropa.it/mat_for/GloFrame.htm

Protocollo di Kyoto
Adottato nel dicembre 1997, questo protocollo alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico evidenzia il nuovo atteggiamento della comunità internazionale rispetto al cambiamento climatico. In virtù di questo protocollo i paesi industrializzati si sono impegnati a ridurre di almeno il 5% le loro emissioni di sei gas ad effetto serra (anidride carbonica, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburo, perfluoro-carburo e esafluoro di zolfo) nel periodo 2008-2012 e rispetto ai livelli del 1990.
In questo contesto i paesi membri dell'Unione europea si sono da parte loro impegnati a ridurre dell'8% le loro emissioni nel corso dello stesso periodo.
Nel 2000 le emissioni globali dei sei gas ad effetto serra provenienti dai paesi dell'Unione erano del 3,5% al di sotto dei livelli del 1990.
Per conseguire l'obiettivo di Kyoto, la Commissione ha lanciato un programma europeo sul cambiamento climatico e una proposta di direttiva concernente un sistema di scambio di diritti di emissione del biossido di carbonio.
Il protocollo di Kyoto è in vigore dal settembre 2002.
Fonte: http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/cig/g4000.htm

PRUSST (Programmi di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile sul Territorio)
Sono programmi di sviluppo territoriale approntati dai Comuni, dalle Province o dalle Regioni, possono prevedere, tra l'altro, la riqualificazione di centri urbani, il miglioramento della qualità della vita attraverso investimenti nel comparto infrastrutturale etc. Il 27 agosto 1999 ne sono stati presentati 292 al Ministero dei Lavori Pubblici, ora vi saranno alcune fasi di selezione dei progetti fino ad arrivare al finanziamento definitivo ed utilizzare i 140 miliardi disponibili.
Fonte: http://www.federlazio.it/attivita/glossario.doc

Q
Quadro diagnostico
Fase dell’Agenda 21 Locale nella quale si prevede di predisporre una serie di azioni conoscitive delle problematiche legate alla sostenibilità locale. Tale quadro avviene mediante la predisposizione del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente, l’individuazione delle componenti ambientali sensibili e dei fattori di pressione, la selezione degli obiettivi, il monitoraggio periodico e la valutazione delle politiche

QUALITA'
La qualità della vita è lo scopo dello sviluppo sostenibile.
La qualità non esiste come parametro assoluto: è relativa ed evolve nel tempo. Essa è processuale ed i parametri per conseguirla e valutarla cambiano continuamente.
La qualità riguarda il sistema (impresa, comunità locale, territorio) come un'entità compiuta, fatta di componenti e loro interazioni. Essa quindi considera i cambiamenti dell'intero sistema e non solo delle sue singole parti.
Per questo, si usa il termine di gestione della qualità totale (TQM, Total Quality Management).
Quando si prende in esame anche l'ambiente, si usa il termine di gestione ambientale della qualità totale (TQEM, Total Quality Environmental Management). Essa comporta l'analisi di tutto il ciclo di un'attività, dalle materie prime, alla trasformazione, ai prodotti (servizi), alla loro utilizzazione. La finalità è quella di "chiudere il ciclo" secondo le tre "R": Riduzione dei consumi ambientali, Riutilizzazione di prodotti e materiali, loro Riciclo.
Metodi specifici, quali l'analisi del ciclo di vita (LCA, Life Cycle Analysis) consentono di migliorare la qualità, mentre esistono appositi sistemi di certificazione:
* il sistema internazionale ISO (International Standards Organisation), di cui la 14001 rivolta alla qualità ambientale;
* il sistema europeo EMAS di valutazione della gestione ambientale (European Environmental Eco-Management and Audit Scheme).
Esistono anche metodi e strumenti per l'elaborazione di strategie ed iniziative di sviluppo locale sostenibile. Essi sono rivolti ad imprese, comunità, amministratori e cittadini.
Fonte: http://www.provincia.arezzo.it/imprendere21/glossario/glo-qualita.xml.html

Qualità della vita
insieme di vari parametri, tra cui il tenore materiale della vita, della salute, della sicurezza pubblica, dell'accesso all'istruzione; dell'assistenza sanitaria, dell'offerta e della tipologia del lavoro, della possibilità di sviluppo, della vita sociale e comunitaria, della fruizione della cultura, dello stato e delle caratteristiche dei beni ambientali, delle qualità estetiche, ecc. Per tali motivi, la qualità della vita è oggi usata spesso come sinonimo di sviluppo sostenibile e sostenibilità.
Fonte: http://www.comune.firenze.it/Agende21Toscana/glossario.htm



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Data: 19 03 2024 - ora: 03:15